DIGITAL SINGLE MARKET

“Per Internet accesso a 360 gradi a tutti, nessuno escluso”

Prima direttiva paneuropea che punta a rendere siti e applicazioni pubbliche “agibili” anche dai cittadini disabili. Indicati gli standard da seguire che le PA dovranno seguire. Gli Stati avranno 21 mesi per adeguarsi e dovranno monitorare costantemente la loro compliance

Pubblicato il 04 Mag 2016

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I rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione europei hanno raggiunto l’accordo su un pacchetto di norme che renderà i siti Internet e le applicazioni mobili del settore pubblico più accessibili, soprattutto per persone con disabilità uditive e visive. Si tratta della prima Direttiva pan-europea del genere.

Essendo Internet uno strumento essenziale per l’accesso a – e l’erogazione di – informazioni e servizi, è fondamentale che tutte le persone, senza esclusioni, siano in grado di fruire dei siti web e delle app e di interagire con queste piattaforme senza limitazioni.

Nell’Unione europea, secondo quanto comunica oggi la Commissione Ue, circa 80 milioni di persone sono affette da qualche forma di disabilità. Con l’invecchiamento della popolazione, si salirà probabilmente a 120 milioni già nel 2020. Un approccio comune per garantire l’accessibilità del web contribuirà dunque alla realizzazione di una società digitale inclusiva e a offrire i benefici del Mercato unico digitale a tutti i cittadini europei.

La Direttiva appena approvata riguarda i siti Internet e le app mobili di tutti gli enti pubblici, che siano ministeri, amministrazioni locali, tribunali, questure, ospedali, università, biblioteche.

“L’accesso a Internet dovrebbe essere una realtà per tutti”, ha commentato Andrus Ansip, vice presidente europeo per il Digital Single Market. “Non è pensabile lasciare fuori milioni di europei. L’accordo di oggi rappresenta un importante passo verso il Digital Single Market, il cui obiettivo primario è rimuovere barriere in modo che tutti gli europei traggano il meglio dal mondo digitale“.

“Non è accettabile che milioni di cittadini europei siano lasciati ai margini della società digitale“, ha ribadito Günther H. Oettinger, Commissario per la Digital Economy and Society. “L’accordo raggiunto assicurerà che tutti abbiano uguali opportunità di beneficiare di Internet e delle app mobili, di essere parte attiva della società e vivere una vita più indipendente”.

La Direttiva fa riferimento anche a degli standard per rendere siti web e app mobili più accessibili; per esempio, viene indicato che ci dovrà essere un testo che descrive le immagini per i non vedenti o che i siti siano resi navigabili anche senza uso del mouse per agevolare le persone con problemi motori. E’ anche richiesto che gli Stati membro effettuino un regolare monitoraggio dei siti e delle app dei loro enti pubblici e preparino dei report che dovranno essere comunicati alla Commissione e resi publici.

Dopo l’accordo politico del “trilogo”, il testo dovrà essere formalmente approvato dal Parlamento e dal Consiglio d’Europa; una volta che la Direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta dell’Unione europea, gli Stati membro avranno 21 mesi per trasporla nella loro legislazione nazionale.

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