“Se ci sono persone che taggano, coinvolgono una persona in maniera non corretta, abbiamo tutti gli strumenti per fare in modo che questo non avvenga e che quei tag vengano rimossi. La piattaforma permette di mandare segnalazioni a Facebook affinché vengano rimossi contenuti non appropriati”. A sottolineare il sistema difensivo di Facebook dagli abusi sul social network è Luca Colombo, country manager della divisione italiana della compagnia guidata da Mark Zuckerberg. Intervistato dal Gr1 Rai, Colombo interviene sul dibattito in rete generato da un virus, segnalato anche dalla Polizia Postale.
Una minaccia informatica che attraverso la menzione del proprio nome in un post da parte di un amico, porta a cliccare su un video che poi porta ad una pagina esterna del social network, che fa scaricare malware in grado di infettare il nostro computer. “Facebook consente anche la possibilità di gestire in maniera autonoma le informazioni personali immesse in rete, il nostro compito è fare in modo che ci sia maggiore consapevolezza nell’utilizzo di questi strumenti”, aggiunge Luca Colombo.
Secondo il tam-tam degli utenti colpiti da questo virus, il falso video su cui si è cliccato si replica poi sulla nostra bacheca Facebook, taggando a sua volta i nostri amici che possono così di volta in volta cadere nella trappola. Un circolo virale e vizioso, rispetto al quale non esiste un modo certo per difendersi da questo tipo di contagi, se non il buon senso: non cliccare su messaggi sospetti, segnalare a chi ha inviato la notifica che è stato contagiato, verificare il livello di sicurezza della propria password ed eventualmente cambiarla.