Remunerazione Cattaneo, Asati non molla: “Non in linea con il mercato”

I piccoli azionisti di Telecom Italia: “Troppa poca chiarezza sui parametri di riferimento e sullo Special Award”

Pubblicato il 06 Mag 2016

Asati esprime nuovamente dubbi sulla sulla remunerazione e special Award previste per il nuovo Ad Flavio Cattaneo. Quattro i punti crtici, secondo i piccoli azionisti.

Il primo: nella Relazione sulle remunerazione diffusa da Telecom Italia “vi sono continui riferimenti alla Retribuzione Globale annua al mercato di riferimento – che dovrebbe fungere da parametro di adeguatezza con quanto proposto dal CdA – ma non viene mai quantificata”. Chiunque consulti la eelazione non riesce a comprendere due aspetti della questione fondamentali e necessari per poter decidere quale siano questi parametri di riferimento (le c.d. Società “analoghe” sono solo nominate a pag. 8 ma manca qualsiasi tabella riportante i relativi dati).

Da una brevissima indagine da noi condotta, i compensi (fissi e variabili) proposti sarebbero, al contrario, ben al di sopra della media, come da tabella che riportiamo in calce relative a società europee di telefonia, potendo addirittura raggiungere il compenso complessivo di 40 Mn.i di euro dopo un solo anno per l’Ad. Non si capissce nemmeno quali siano gli obiettivi e i piani del CdA per raggiungere l’auspicato riallineamento. Tra quanto TI arriverà a corrispondere al CdA e ai top manager remunerazioni “in linea” con il mercato? E ancora, non è chiaro se – secondo il CdA – le attuali remunerazioni siano al di sotto o al di sopra della media.

“Finita di leggere una relazione dedicata esclusivamente alla “remunerazione” si rimane con il dubbio di sapere quale sarebbe stata la remunerazione giusta e perché non sia stato ancora possibile attuarla – spiega Asati – in altre parole, manca una pur minima analisi delle problematiche e delle tempistiche. Nuovamente, ciò preclude agli azionisti – e, quindi, al mercato – di poter emettere un giudizio ponderato sull’operato del CdA e sulla specifica proposta.

Punto due: “lo Special Award si presenta come premio di lungo periodo che si aggiunge ai già presenti premi variabili di breve termine (Mbo – annuale) e di lungo termine (c.d. piano di Stock Options) senza, tuttavia, aggiungere obiettivi sostanzialmente nuovi, con la conseguenza paradossale di permette ai vertici di “prendere due piccioni con una fava.

“I tre parametri dello Special Award – EBITDA, Posizione finanziaria netta, e riduzione Opex – sono, infatti, già presenti, dal punto di vista sostanziale, nelle altre due componenti variabili; non considerando, inoltre, che si tratta di parametri talmente collegati da innescare inevitabilmente reazioni a catena – prosegue Asati – Nel MBO, infatti, sono inseriti come parametri: EBITDA e la Net Financial Position, nonché il Service Revenues; nella componente a lungo termine il parametro principale è l’allineamento degli interessi manager-azionisti e l’accrescimento del valore dell’azione”.

“Ora, nella Relazione si legge che “finalità” dello Special Award è di allineare “gli interessi dei destinatari con quelli degli azionisti rispetto all’obiettivo di turnaround della Società. A parte il fatto che rasenta il paradosso dover “superpagare” qualcuno – chiamato specificatamente a gestire la Società – affinché abbia interessi coincidenti con quelli degli azionisti, sarebbe, forse, ammissibile l’alternativa, ossia di un CdA che nomini A.D. un soggetto che persegue interessi contrastanti con quelli societari? Tale allineamento, quindi, è implicitamente contenuto nel mandato e, comunque, già previsto nella componente variabile legata allo Stock Options”.

Inoltre, il turnaround considerato – sempre nella Relazione – così necessario e urgente da giustificare tale incentivazione ulteriore, non viene mai argomentato. Finita di leggere la relazione, non si ha ancora idea di quale sia questa “svolta” che il CdA vorrebbe dare alla Società considerato che ancora non ha rivisto il piano industriale (approvato da oltre due mesi).

Punto tre: per Asati appare scarsamente chiara la procedura di calcolo in caso di cessazione anticipata; in particolare, non è chiaro se la proiezione lineare sia finalizzata al calcolo del premio per eventuale quota-parte dell’anno frazionato (e, quindi, portare a corrispondere il premio solo relativamente ai mesi di mandato ricoperti) oppure al fine di riconoscere l’importo dell’intero anno, pur essendo rimasto in carico solo alcuni mesi.

Ultimp punto: non sono indicati i criteri per definire la percentuale dello Special Award: in caso di raggiungimento degli obiettivi, in quale misura e secondo quali criteri sarà determinata la percentuale che- come scritto – non è fissa al 5,5% costituendo tale percentuale solo il tetto massimo. Nessuna indicazione, in merito, si trova nella tabella di simulazione o in altra parte dei documenti forniti.

“Infine – ma prima per importanza – è il mancato aggancio dei premi a parametri nuovi rispetto a quelli di un piano industriale considerato insufficiente e che è stato alla base del cambio dell’Ad: a tale proposito rimandiamo sia a quanto da noi già segnalato sia alle considerazioni espresse dalla stessa Collegio sindacale di Telecom Italia. Come già segnalato, prendere per riferimento obiettivi considerati in partenza “bassi” è come trasformare il variabile in certo”, conclude Asati.

Tale operazione, purtroppo, ci sembra andare incontro ai soli interessi di chi si trova all’interno degli organi sociali, e non certo della Società: ultima ciliegina sulla torta che segnaliamo è il bonus di entrata per il dott. Cattaneo pari a 2.500.000 di euro per essere diventato A.D. e aver lasciato il precedente incarico (riteniamo che il CdA si riferisca all’incarico di A.D. in NTV essendo rimasto consigliere). Bonus dovuto? No, anche in questo caso è una “prassi aziendale”: best practice??

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati