RETI

Vectoring per la banda ultralarga, indagine Ue sul piano tedesco

Al vaglio della Commissione la proposta del regolatore tedesco di consentire a Deutsche Telekom l’upgrade della rete in rame col vectoring. Si indaga sul prezzo di accesso per i concorrenti

Pubblicato il 10 Mag 2016

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La Commissione europea ha avviato un’indagine sul piano con cui Deutsche Telekom, grazie all’avallo dell’authority di mercato, intende usare il vectoring per l’upgrade della rete in rame e contribuire al piano nazionale per la banda ultra-larga. L’esecutivo Ue ha comunicato che studierà a fondo la proposta presentata dal regolatore telecom BNetzA per permettere all’ex incumbent di aggiornare la sua rete con la tecnologia del vectoring.

L’indagine della Commissione non è di per sé un’indicazione che la proposta del regolatore tedesco e il progetto di Deutsche Telekom siano da respingere: si tratta, spiega in una nota l’esecutivo Ue, di “una fase necessaria per l’alta complessità della materia e l’impatto che l’upgrade avrà nei prossimi decenni”.

Günther H. Oettinger, commissario per la Digital Economy and Society, discuterà i dettagli della proposta col regolatore BNetzA per assicurarsi che non vi siano elementi in contrasto con la normativa Ue. “Il nostro scopo è di permettere sia l’aggiornamento della rete sia un accesso di qualità per i concorrenti”, ha dichiarato Oettinger. “Per questo abbiamo bisogno di sufficienti protezioni per garantire una concorrenza sostenibile e creare incentivi a investire in reti a prova di futuro capaci di servire la gigabit society, in cui cittadini e aziende potranno sfruttare tutti i benefici della connettività ultra-veloce (1000Mbit/s).

Il vectoring è una tecnologia per aggiornare le reti in rame che consente di raggiungere velocità paragonabili alla banda ultra-larga. Questa soluzione viene usata come upgrade di fase intermedia anziché procedere subito alla realizzazione di reti in fibra ottica. Tuttavia può ricorrere al vectoring soltanto un operatore all’interno dello stesso cabinet o “armadio” sulla strada. In Germania è stato stabilito che il primo che arriva al cabinet farà il vectoring per tutti gli altri ma di fatto Deutsche Telekom è l’unico operatore nel paese in grado di installare il vectoring sulla sua rete. Le tecnologie che potrebbero consentire ai concorrenti di accedere alla rete di DT sono giudicate costose: per la Commissione europea si tratta di una grave restrizione per gli operatori alternativi nell’accesso alla rete fisica per servire gli utenti finali; per questo, nell’approvare il Piano BUL tedesco l’anno scorso la Commissione Ue aveva già chiesto di escludere il vectoring dai progetti finanziabili con soldi pubblici.

La Commissione ribadisce oggi che la proposta del BNetzA sicuramente aiuterà a diffondere la banda ultra-larga in tutta la Germania, portando velocità di almeno 50 Mbit/s a 1,4 milioni di famiglie ancora non servite. Tuttavia, aggiunge la Commissione, nella sua forma attuale la proposta rischia di causare forti limitazioni per gli operatori alternativi.

Nel decidere su questa materia, la Commissione sta lavorando a stretto contatto con i regolatori europei riuniti nel Berec; al termine dei tre mesi previsti per l’indagine sulla proposta tedesca, la Commissione potrà o dare un via libera senza riserve o fare invece delle raccomandazioni basate sulla normativa telecom Ue con cui chiederà al BNetzA di modificare o addirittura ritirare la sua proposta. La decisione finale arriverà al più tardi tra quattro mesi.

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