Al 30 aprile 2016 sono 937 le startup innovative destinatarie di finanziamenti bancari facilitati dall’intervento del Fondo di Garanzia per le Pmi, per un totale di 362.180.956 euro (di cui l’importo garantito è pari a 282.973.610 euro), con una media di 253.806 euro a prestito, per un totale di 1.427 operazioni (alcune startup hanno ricevuto più di un prestito). E’ quanto emerge nel 7° rapporto bimestrale sull’accesso al Fondo di Garanzia da parte delle startup innovative e degli incubatori certificati del ministero per lo Sviluppo economico.
Rispetto alla precedente rilevazione (29 febbraio 2016) si registra un cospicuo incremento in termini di startup beneficiarie dello strumento (+133), di totale cumulativo erogato (+37,12 milioni), di importo garantito (+28,99 milioni) e di operazioni totali effettuate (+198). In diminuzione l’entità del prestito medio (-10.689 euro). La durata media dei prestiti scende a 54,5 mesi rispetto ai 54,8 mesi registrati nella rilevazione precedente.
“Accogliendo una logica di trasparenza e di valorizzazione dell’analisi dei dati, l’iniziativa intende contribuire a promuovere un monitoraggio diffuso sull’impatto degli strumenti edificati a beneficio dell’ecosistema della startup con il DL Crescita 2.0”, fa sapere il Mise.
Entrando nel dettaglio dei dati territoriali, più di 300 milioni di euro su 362 milioni è andato alle startup e gli incubatori delle regioni del Centro-Nord. Alla Lombardia sono andati 138 milioni di euro per l’attivazione di 372 finanziamenti, seguita dall’Emilia-Romagna, con 39,2 milioni di euro che hanno finanziato 172 operazioni, e dal Veneto, con 34,2 milioni di euro di finanziamenti per 162 operazioni.
Per le startup del Mezzogiorno il Fondo di garanzia ha erogato circa 60 milioni di euro. La Campania è la regione che ha usufruito delle risorse maggiori, 15,1 milioni di euro per 78 operazioni, seguita dalla Sicilia con 14,2 milioni di euro e 49 operazioni.