Dal software alla stampa 3D. Zucchetti compra la maggioranza di FABTotum, azienda di Milano specializzata nella stampa 3D, fresatura e digitalizzazione di oggetti. Grazie a questa operazione, FABtotum, già supportata in Europa dal Eit Digital Accelerator, vuole rafforzarsi dal punto di vista commerciale, in particolare sul mercato italiano, mentre Zucchetti entra in un settore in forte espansione con numerose richieste sul fronte estero.
“Nel nostro Paese ci sono varie aziende in questo settore – afferma Marco Rizzuto, co-fondatore e Ad di FABtotum – ma siamo certi che Zucchetti riuscirà a consentire al nostro prodotto di affermarsi nell’ecosistema delle PMI italiane, in cui abbiamo già scorto tante opportunità di business. Grazie all’accordo con Zucchetti vogliamo infatti spingere l’acceleratore verso questa direzione. Il nostro FABtotum Personal Fabricator è una novità assoluta a livello mondiale, che va ben oltre la sola stampa 3D, in quanto, con lo stesso dispositivo, si possono realizzare gli oggetti più disparati e con vari materiali, mentre con le funzioni di fresatura e incisione si possono lavorare anche legni, schiume e lastre di alluminio o rame. Il sistema è modulare, per cui non appena una nuova tecnologia è disponibile lo si può aggiornare ed integrare con un nuovo modulo.”
Anche Alessandro Zucchetti, presidente Zucchetti, vede nell’accordo ampi margini di sviluppo: “Con questo investimento, l’obiettivo è di continuare la nostra crescita internazionale: FABtotum, infatti, ha clienti già in ben 64 Paesi. La stampa 3D è sicuramente un settore emergente e con FABtotum incrementiamo la nostra offerta per il mercato estero. Infine, mi preme sottolineare il valore che ci accomuna a questa new entry nel nostro gruppo e che è alla base della filosofia di impresa di Zucchetti: la continua innovazione tecnologica”.
FABtotum è nata nel 2013 all’interno di PoliHub, l’incubatore del Politecnico gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano: “L’azienda è stata selezionata tramite la competizione interna Switch2Product di PoliHub e fin da subito è stato possibile riconoscere nei fondatori quelle capacità fondamentali per diventare una start-up di successo – racconta Stefano Mainetti, ceo di Polihub –. Grazie al nostro lavoro sinergico siamo riusciti a raccogliere quasi 600.000 dollari sulla piattaforma americana di crowdfunding Indiegogo, cifra fino al 2013 mai raccolta da alcuna startup europea, che ha permesso alla giovane impresa di iniziare l’attività e potersi concentrare su progetti e idee a lungo termine”.
L’incontro e l’accordo col Gruppo Zucchetti è stato facilitato da Eit Digital, la comunità digitale dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia che opera in Italia coi centri di Trento e Milano. “Abbiamo creduto nel progetto FABtotum fin dal 2014, per la sua unicità tecnologica nel rispondere al nascente mercato della stampa 3D con un prodotto multifunzionale – spiega Paolo Magni, business developer per Eit Digital in Italia. I nostri sforzi si sono concentrati nell’individuare opportunità di crescita nazionali ed internazionali per questa startup che aveva scelto il difficile percorso della manifattura. Zucchetti, primo gruppo italiano di software, è il partner perfetto per sviluppare le potenzialità industriali di FABtotum e moltiplicare la sua penetrazione commerciale anche in paesi come Germania e USA dove Zucchetti è già presente. Oggi possiamo affermare che FABtotum, da startup promettente, è un successo italiano ed europeo, che grazie a questo accordo potrà continuare a svilupparsi e crescere”.