“Come affermato anche dal ministro Madia, il Freedom of Information Act ha rappresentato un banco di prova importante per sperimentare nuove forme di interazione, coinvolgimento e partecipazione dei portatori di interesse. Fpa da oltre vent’anni è tra i più convinti sostenitori di questa visione: il nostro auspicio è che l’instaurazione di un rapporto virtuoso di collaborazione tra chi governa e i cittadini si accrediti come metodo diffuso. Un cambio di paradigma, insomma, che consenta di superare la prassi finora purtroppo prevalente della partecipazione vaga riconoscendo nei cittadini qualificati portatori di competenze, soluzioni e risorse, non solo di bisogni e nello Stato un partner in grado di guidare e abilitare la società verso un modello collaborativo”. Con queste parole il Direttore di FPA Gianni Dominici commenta il varo definitivo del Governo Renzi del primo degli undici decreti attuativi della Riforma della PA, già approvato lo scorso 20 aprile dalle Commissioni Affari Istituzionali di Camera e Senato.
“Ora l’obiettivo è quello di accompagnare una riforma così importante con strumenti legislativi adeguati – aggiunge Dominici – in particolar modo sotto forma di linee guida semplici e chiare che accompagnino le amministrazioni a gestire al meglio l’introduzione delle nuove norme sulla trasparenza”. Un’azione di sostegno ed indirizzo che non può assolutamente prescindere da un’adeguata formazione dei dipendenti pubblici, pena lasciare la norma alla lettera morta, impedendone la reale attuazione.
A questo tema è dedicato a FORUM PA 2016 il convegno del 26 maggio (ore 15-18) “Un FOIA per l’Italia: prime reazioni e commenti” per discutere potenzialità e criticità del Foia, ma soprattutto le modalità per far sì che esso diventi strumento per la creazione di un nuovo rapporto tra Stato e cittadini, sventando il rischio che si trasformi in una semplice ulteriore incombenza.