Un quarto di chi naviga abitualmente su Internet in Italia ha comprato almeno un farmaco, che nella stragrande maggioranza dei casi è illegale e potenzialmente pericoloso. Lo afferma uno studio presentato dall’Aifa insieme a una campagna contro questa pratica. La ricerca è stata fatta su un campione di mille internauti, tutti con una frequenza di connessione superiore a una volta alla settimana. Il 25%, un dato cresciuto enormemente in appena due anni, corrispondente al 2-4% della popolazione generale, ha dichiarato di aver acquistato almeno un farmaco, mentre il 44% ha dichiarato di vedere positivamente la possibilità di acquistare su web. I farmaci più acquistati, hanno spiegato gli esperti, sono quelli per dimagrire, quelli legati alle prestazioni sessuali e gli anabolizzanti, ma iniziano a farsi strada anche i “superfarmaci” antitumorali o contro l’epatite C.
“La cosa interessante come psichiatra – ha affermato il direttore generale dell’Aifa Luca Pani – è che non c’è nessuna percezione del rischio. Per un individuo che vede non adeguato alla sua immagine corporea quel peso o quei muscoli, questo diventa una malattia, faresti qualunque cosa”. La campagna presenterà in un video e una brochure una serie di casi reali di persone morte a causa di farmaci comprati su web, da una ragazza inglese deceduta per delle pillole dimagranti a un quarantacinquenne trevigiano stroncato da un infarto dopo aver assunto Viagra brasiliano.