Continua a fare polemica la scelta di Enel per la cessione di Metroweb. Nel dibattito interviene Massimo Cestaro, segretario generale della Slc Cgil: “Una scelta politica più che di mercato. Tutti coloro che si occupano di infrastrutture e reti di nuova generazione nonché gli studenti di economia e commercio sono consapevoli che in tutto il cluster B e in gran parte di quello A (che definiscono le zone “di mercato”) la costruzione di una doppia rete in concorrenza non è possibile in quanto raddoppia i costi degli investimenti e abbatterà drasticamente i futuri utili, condizionati dalla concorrenza.
Non è un caso che altri Paesi abbiano optato per modelli che dividono il territorio per aree di competenza, ogni operatore si concentra e realizza la rete su un’unica area, che rappresenta l’unico vero modello per dotare il Paese in tempi rapidi di un rete di nuova generazione.
La sponsorizzazione da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri al progetto Enel, che sembra essere all’origine della scelta adottata da Cassa Depositi e Prestiti, produrrà ulteriori ritardi nello sviluppo della nuova infrastruttura con un danno allo sviluppo del Paese.
Le due aziende inizieranno a competere sugli stessi luoghi e negli stessi tempi trascurando le aree di minor interesse, con una crescita del Digital Divide nel Paese.
Inoltre, le conseguenze per le oltre 20.000 persone oggi impiegate sulla rete di Telecom saranno drammatiche. Lo sviluppo di una nuova rete e il contestuale depauperamento della vecchia rete in rame, in un processo privo di governo, porterà ad un esubero strutturale delle unità oggi utilizzate, scaricando per l’ennesima volta gli errori della politica sulla parte più debole del Paese: i lavoratori”.