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Calcagno: “Banda larga, il vero gap è di cultura digitale”

L’Ad di Fastweb: “Gli operatori stanno superando i ritardi sulle infrastrutture. Mi auguro che anche il lato della domanda si vitalizzi e sia opportunamente stimolato, in particolare dal Governo, tramite la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione”

Pubblicato il 06 Giu 2016

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Negli ultimi due anni in Italia c’è stata una notevole mobilitazione di capitali e iniziative nella costruzione della rete di nuova generazione: l’Italia, pur partendo da una situazione di svantaggio infrastrutturale dovuto all’assenza del cavo, ha avuto il tasso di crescita di investimenti più elevato tra i Paesi europei. Anche la percentuale di case coperte ha fatto un balzo, con un aumento che ha portato l’Italia addirittura a superare un Paese faro come la Francia: siamo passati dal 14% di copertura del 2012 al 51% di fine 2015; la Francia, partendo dal 24% tre anni fa, è arrivata al 48% alla fine dell’anno scorso.

Continuiamo invece a rimanere indietro nell’adozione dei servizi digitali: solo il 52% delle famiglie italiane ha un abbonamento broadband fisso, contro il 69% della Spagna, il 70% della Francia e percentuali assai più alte per Germania e Regno Unito. Il problema è dunque culturale (ancora un cittadino italiano su quattro l’anno scorso non aveva mai utilizzato Internet), e soprattutto siamo il Paese con il minore numero di cittadini che utilizzano i servizi online della Pubblica Amministrazione (solo il 24%) e quello che ha fatto meno progressi in questo campo negli ultimi anni.

Per la nostra industria, ma soprattutto per il Paese, mi auguro che, come gli operatori stanno superando con determinazione i problemi di ritardo sulle infrastrutture dal lato della offerta di banda larga, cosi anche il lato della domanda si vitalizzi e sia opportunamente stimolato, in particolare dal Governo, tramite la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Da parte nostra, abbiamo deciso di sostenere con delle iniziative l’alfabetizzazione informatica, la creazione di nuove competenze digitali e l’eduzione digitale nelle scuole. Tra le iniziative che Fastweb ha avviato nel 2016 ricordo l’adesione a Cariplo Factory, il polo per l’innovazione digitale e il lavoro dei giovani, e FastUP School, in collaborazione con il Miur ed Eppela, per la realizzazione di iniziative di crowdfounding nelle scuole che abbiano come oggetto il digitale.

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