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Recchi: “Rendere indispensabile l’utilizzo del digitale”

Il presidente esecutivo di Telecom Italia-Tim: “Una prima leva è il prezzo: i servizi così pure come i prodotti innovativi dovrebbero costare di meno di quanto costino i corrispettivi non digitali”

Pubblicato il 14 Giu 2016

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Il successo di un piano industriale o più in generale un progetto di investimento si gioca sempre più spesso sulla qualità e sull’efficacia dell’execution. Nel momento in cui poi si tratta di progetti di ampia scala che richiedono coordinamento, conoscenza delle tecnologie e specifiche competenze di realizzazione, come è il caso dello sviluppo di una rete nazionale di telecomunicazioni, la componente esecutiva assume decisamente un’importanza fondamentale. Le idee e i progetti li possono avere in tanti, quello che poi fa la differenza è la capacità, la volontà e la determinazione di realizzarli e portarli a termine nel rispetto dei tempi e dei costi prestabiliti. Tuttavia la disponibilità di reti digitali ad alta velocità è un elemento indispensabile ma non sufficiente. Per dar vita allo sviluppo digitale del Paese serve una maggiore diffusione di una cultura digitale. Servono azioni concrete e tangibili che stimolino o meglio rendano indispensabile l’utilizzo digitale. Una prima leva sulla quale si potrebbe agire è il prezzo: i servizi (ad esempio pagamento bollo dell’automobile) cosi pure come i prodotti (ad esempio un libro) in forma digitale dovrebbero costare di meno di quanto non costino i loro corrispettivi non digitali.

Un secondo passo potrebbe essere quello di estendere ad altri settori quanto già fatto nell’ambito del processo civile telematico dove si è imposto che alcune attività (quali il deposito degli atti processuali) possano essere svolte solo ed esclusivamente in modalità telematica. L’effetto di questo tipo di politiche potrebbe poi essere ulteriormente amplificato se si procedesse ad estendere l’obbligatorietà dell’interazione telematica anche ad attività che riguardano tutti i cittadini (dichiarazione dei redditi, riscossione della pensione fino all’esercizio del diritto di voto).

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