Non mettete i bastoni fra le ruote di Uber e Airbnb. Lo chiede l’Europa agli Stati auspicando un’armonizzazione delle regole per le società della sharing economy. La Commissione Ue, scrive il Financial Times, pubblicherà a breve delle linee guida per spingere sulla condivisione di risorse e mezzi. Contrastando il trattamento molto differente da paese e paese, come nel caso di Uber accettata in Gran Bretagna e minacciata con multe in Francia. I divieti devono invece essere l”’ultima risorsa” dei governi.
La mossa di Bruxelles arriva dopo che servizi come Uber hanno dovuto far fronte a divieti parziali nei paesi in tutta l’UE, tra cui Belgio, Olanda, Francia e Germania. La Commissione inoltre critica tentativi, come quello in corso a Berlino, di reprimere piattaforme come Airbnb con l’introduzione di multe fino a 100mila euro per chi mette in affitto l’intero appartamento. Regole, fa notare la Commissione, “difficili da giustificare”.
Al contrario tutti i Paesi dovranno cominciare a prendere in considerazione misure light come l’introduzione di limiti al numero di giorni per cui è possibile affittare un appartamento su siti web come Airbnb.
Lancia spezzata anche a favore di Uber che utilizza sistemi di valutazione come i like. Secondo Bruxelles si tratta di modalità che vanno incoraggiate in quanto possono portare “a servizi più sicuri” contrariamente a quanti criticavano l’iniziativa.
Sia Parigi sia Berlino sembrano però fermamente intenzionate a mantenere un controllo severo sui nuovi entranti, sostenendo che le norme nazionali non devono essere diluite a loro vantaggio.