LA CORSA ALLA CASA BIANCA

Intel fa retromarcia, stop alla raccolta fondi per Trump

Il ceo Brian Krzanich ha cancellato l’evento fissato per il primo giugno nella sua casa di proprietà ad Atherton: “Non appoggio nessun candidato”

Pubblicato il 03 Giu 2016

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II ceo di Intel blocca la raccolta fondi per Donald Trump. Brian Krzanich ha spiegato che non appoggia nessun candidato alla corsa per la Casa Bianca. L’evento, fissato per il 1° giugno nella casa di proprietà del manager ad Atherton, è stato annullato.

Il sostegno a Trump sarebbe – stando alle analisi dei media Usa – in conflitto con le politiche di pari opportunità sul posto di lavoro messe in campo dal ceo, visto che il miliardiario ha più volte fatto affermazioni sprezzanti su immigrati messicani, musulmani e donne. Secondo il report sulla responsabilità sociale di impresa, Intel avrebbe finanziato equamente sia i democratici che i repubblicani nel 2015.

Trump non ha molti sostenitori nel settore della tecnologia anche perché più volte ha attaccato i big dell’hi-tech, a partire da Amazon, Apple e Facebook “rei” di non pagare le tasse. Per tutta risposta Mark Zuckerberg, ceo di Facebook, è andato giù duro contro Trump e la sua politica, pur senza nominarlo direttamente, mentre il numero uno di Amazon, Jeff Bezos, ha fatto proprio il nome di Trump criticandolo duramente.

Anche la ceo di Hewlett Packard Meg Whitman, apertamente repubblicana, ha colpito duro contro Trump. “Guardate i commenti che ha fatto su donne, musulmani, giornalisti: è solo ripugnante”, ha detto Whitman.

Secondo il New York Times, che riporta i numeri di Crowdpac, rump ha raccolto solo 16.420 dollari da parte di persone che lavorano nel settore hi-tech mentre i candidati presidenziali democratici Hillary Clinton e Bernie Sanders ne hanno raccolti rispettivamente 2.7 e 6 milioni.

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