Evoluzione o rivoluzione? Il dibattitto sulla tecnologia di connessione 5G si incentra spesso su questo interrogativo, anche se buona parte di osservatori e addetti ai lavori propende per la seconda opzione. Internet of Things e industria 4.0 sono solo alcuni degli ambiti che beneficeranno maggiormente della connettività di 5ª generazione.
In questo quadro, la Fondazione Luigi Einaudi di Roma ha istituito un tavolo di lavoro, presieduto dal professor Mauro Masi, che si impegnerà ad analizzare e a formulare proposte per regolamentare e governare questa importante sfida per lo sviluppo dell’Italia e del suo tessuto industriale con particolare attenzione al mondo delle Pmi. “L’obiettivo è quello di fornire sia al mercato che alle istituzioni un contributo di idee e proposte concrete, realizzabili ora e subito – spiega Masi -. Questa è una sfida che l’Italia non può perdere”.
Oltre a lui e ai ricercatori della Fondazione, al tavolo partecipano anche i professori Maria Chiara Carrozza e Claudio Leporelli. Nei prossimi giorni il tavolo sarà presentato alle imprese interessate dal 5G e che operano nel settore delle telecomunicazioni, dell’infrastruttura, dei dispositivi, dell’industria dell’automazione e in quei settori che ne beneficeranno.
Per Pietro Paganini, direttore generale della Fondazione Einaudi, “il tavolo è l’occasione per dare un contributo concreto di policy e linee guida a favore della crescita e soprattutto dell’innovazione. Per troppo tempo l’Italia ha arrancato dietro i leader di mercato. È ora di ritornare a trainare il progresso”.