Il consolidamento del mercato delle torri di trasmissione vede sempre più incrociarsi i destini e le aziende di Italia e Spagna. Da una parte gli iberici di Cellnex si sono aggiudicati le torri messe in vendita da Wind e quelle di Autostrade-Atlantia, e ora sono in campo con un’offerta vincolante per aggiudicarsi le quote di Inwit, la società delle torri di trasmissione per il mobile messe all’asta da Telecom Italia. Proprio ieri, tra l’altro, la società è stata ammessa nell’Ibex35, le blue chip della borsa di Madrid.
Dall’altra Ei Towers, società partecipata da Mediaset, anch’essa in campo per le torri Inwit, si prepara – anticipa Ilsole24ore – a sbarcare in Spagna con un’offerta da 150 milioni di euro per entrare in Axion, gruppo che controlla un parco di 600 torri in Spagna. La presentazione dell’offerta dovrebbe avvenire secondo le indiscrezioni entro la prossima settimana, quando scadranno i termini dell’asta gestita da Rotschild, e dovrebbe riguardare l’acquisizione della quota societaria messa in vendita dal fondo Antin, a cui sarebbero interessati anche alcuni gruppi internazionali focalizzati sugli investimenti in infrastrutture.
Ma al di là della cronaca, se la mossa di Ei Towers avesse successo, potrebbe essere interpretata come un tentativo di contrastare il ruolo sempre più di primo piano che gli spagnoli stanno conquistando nel mercato delle torri in generale, e in quello italiano in particolate, andando a chiudere un affare proprio in casa loro, entrando nel secondo gestore di torri iberico dopo Cellnex.
Nel frattempo entrambe lo società rimangono in attesa di capire cosa Telecom deciderà sulle torri di Inwit, dopo che l’asta ha subito una battuta d’arresto con l’insediamento del nuovo Ad Flavio Cattaneo, impegnato a riconsiderare il dossier. Quanto a Cellnex, nell’attesa ha portato a termine un’altra acquisizione, stavolta in Olanda, dove ha preso per 109 milioni di euro il controllo delle Torri di Protelindo.