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PA digitale, via alla commissione d’inchiesta anti-sprechi

La Camera approva la proposta del deputato dem Paolo Coppola. Sotto la lente lo stato dell’arte dell’informatizzazione e gli effetti degli investimenti pubblici a livello locale e centrale. Obiettivo: individuare soluzioni efficaci per trasformare l’amministrazione

Pubblicato il 15 Giu 2016

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Via libera alla Commissione d’inchiesta sul livello di digitalizzazione della PA e della spesa Ict. La Camera ha dato l’ok alla proposta presentata alla Camera da Paolo Coppola (Pd).

La commissione si occuperà di comparare la spesa pubblica tra Italia e maggiori Paesi Ue nel settore delle tecnologie informatiche e comunicative ed esaminare lo stato di informatizzazione e gli investimenti svolti dalle PA statali e locali, anche per vedere se ci sono stati sprechi o investimenti sbagliati. Si punterà a raccogliere dati informativi aggiornati e individuare soluzioni, anche di tipo legislativo, per adeguare lo stato dell’innovazione della PA al livello degli altri Paesi Ue.

La Commissione sarà composta da venti deputati nominati dal Presidente della Camera dei deputati, in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo parlamentare.

Per i firmatari – oltre Coppola hanno firmato Boccadutri, Bruno Bossio, Bonaccorsi, Ascani, Basso, Quintarelli, Malpezzi, Meta, Cova, Bianchi – l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione della pubblica amministrazione e sulle spese pubbliche nel settore delle Ict “è a questo punto quantomai doverosa e opportuna per fare il punto della situazione e per costruire una base concreta che permetta una riflessione per il miglioramento della situazione attuale, in ottica futura”.

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