“Piena soddisfazione per l’istituzione del Sinfi, il catasto delle infrastrutture presenti sul territorio sopra e sottosuolo. Diamo atto al Mise di aver agito con tempestività nel varare una misura innovativa, per altro richiesta da tempo da Asstel, che rappresenta un indispensabile strumento per i gestori di rete per semplificare gli iter dei progetti di infrastrutturazione, con ricadute positive in termini di costi, tempi di pianificazione e ottimizzazione degli investimenti”. E’ quanto afferma Dina Ravera presidente di Assotelecomunicazioni-Asstel, riferendosi alla pubblicazione oggi in Gazzetta del decreto del Mise che istituisce il Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture.
Il Sinfi, che riguarda tutte le infrastrutture, e non solo di quelle di Tlc per la banda larga e ultralarga, ha l’obiettivo di costituire una banca dati completa delle reti esistenti opportunamente georeferenziate, secondo Dina Ravera “agevolerà la condivisione delle infrastrutture, la loro pianificazione e progettazione, la gestione dei permessi di scavo, le attività di manutenzione delle infrastrutture, nonché l’attuazione del piano del Governo per lo sviluppo della rete a banda ultralarga su tutto il territorio nazionale. Importante ora che si proceda a popolare il sistema con le informazioni oggi disperse tra tutti gli attori che sono chiamati a contribuirvi”.
A gestire il Sinfi, Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture, sarà il Ministero dello Sviluppo economico.
Il sistema conterrà e metterà a disposizione tutte le informazioni relative alle infrastrutture presenti sul territorio, sia nel sottosuolo che nel sopra suolo, spiega il ministero in una nota, e permetterà di velocizzare lo sviluppo delle reti a banda ultralarga e risparmiare sui costi di posa della fibra.
Il decreto definisce le regole tecniche e le modalità per la costituzione, la consultazione e l’aggiornamento dei dati territoriali detenuti dalle pubbliche amministrazioni e dai soggetti proprietari o concessionari di infrastrutture di gas, luce, acqua e telecomunicazioni.
Le amministrazioni pubbliche avranno a disposizione 180 giorni dalla pubblicazione del decreto per comunicare le informazioni al Catasto, mentre sono 90 i giorni a disposizione degli operatori.
La costituzione del “sistema informativo” rientra nelle misure individuate dal Piano nazionale per la banda ultralarga approvato dal Consiglio dei ministri il 3 marzo 2015 ed è coerente con la direttiva europea 61 del 2014 sulla riduzione dei costi di installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità.