Un partenariato pubblico-privato sulla cybersecurity in grado di generare investimenti per 1,8 miliardi di euro da qui al 2020. Lo ha avviato la Commissione europea, accelerando sulle nuove iniziative finalizzate a dotare l’Europa di strumenti più efficaci contro gli attacchi informatici e a rafforzare la competitività del settore della sicurezza IT.
Il piano d’azione presentato e firmato oggi prevede l’avvio del primo partenariato europeo pubblico-privato per la sicurezza informatica, con un investimento da parte dell’Unione europea, nel quadro del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020, di 450 milioni di euro. Gli investimenti degli operatori del mercato della sicurezza informatica, rappresentati dall’Organizzazione europea per la sicurezza informatica (Ecso), dovrebbero essere tre volte maggiori. Al partenariato parteciperanno anche rappresentanti di pubbliche amministrazioni nazionali, regionali e locali, centri di ricerca e università.
Si tratta di un’iniziativa volta a promuovere la cooperazione fin dalle prime fasi della ricerca e dell’innovazione e a sviluppare soluzioni di cibersicurezza per settori quali l’energia, la sanità, i trasporti e la finanza.
La Commissione stabilisce inoltre varie misure per affrontare la frammentazione del mercato della cibersicurezza dell’UE. Attualmente una società che opera nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) può trovarsi ad affrontare processi di certificazione diversi per vendere i suoi prodotti e servizi in più Stati membri. Per questo la Commissione si adopererà per realizzare un quadro europeo di certificazione per i prodotti per la sicurezza nel campo delle Tic. La Commissione intende poi agevolare l’accesso ai finanziamenti per le imprese più piccole che operano nel campo della cibersicurezza e a questo scopo valuterà diverse opzioni nel quadro del piano di investimenti dell’UE.
Secondo un recente rapporto di Pwc almeno 8 imprese europee su 10 hanno subito almeno un incidente nel 2016, con un forte aumento (+38%) degli incidenti in tutti i comparti industriali a livello mondiale. Uno scenario che danneggia sia le grandi sia le piccole compagnie, rischiando di minare la fiducia nell’economia digitale. Per questo motivo la Commissione intende rafforzare la cooperazione tra gli Stati e tra tutti gli attori e i settori che si occupano di cybersecurity, contribuendo allo sviluppo di tecnologie, prodotti e servizi innovativi e sicuri in tutta l’UE.
“In assenza di fiducia e di sicurezza non può esistere un mercato unico digitale. L’Europa deve essere pronta ad affrontare minacce informatiche sempre più sofisticate, che non conoscono frontiere – spiega Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario per il Mercato unico digitale -. Oggi proponiamo misure concrete per rafforzare la resilienza dell’Europa di fronte a questi attacchi e per garantire la capacità necessaria per la costruzione e l’espansione della nostra economia digitale”.
Ad Ansip fa eco il Commissario per l’economia e le società digitali, Günther H. Oettinger: “L’Europa ha bisogno di prodotti per la cibersicurezza di alta qualità, interoperabili e a costi contenuti. Il settore europeo della sicurezza informatica ha una grande opportunità per competere in un mercato mondiale in rapida crescita. Invitiamo gli Stati membri e tutti gli organismi che si occupano di cibersicurezza a rafforzare la cooperazione e condividere le proprie conoscenze, informazioni e competenze per accrescere la resilienza informatica dell’Europa. Il partenariato storico in materia di sicurezza informatica firmato oggi con i rappresentanti del settore segna un importante passo avanti”.
Già con la direttiva sulla sicurezza delle reti e dell’informazione, che dovrebbe essere adottata domani dal Parlamento europeo, verrà istituita una rete di gruppi di intervento per la sicurezza informatica in caso di incidente in tutta l’UE, per assicurare una reazione rapida alle minacce e agli incidenti informatici. La direttiva istituisce inoltre un “gruppo di cooperazione” tra gli Stati membri per sostenere e facilitare la cooperazione strategica e lo scambio di informazioni e per aumentare la fiducia.