Al grido di Internet per tutti Facebook continua a introdurre innovazione nelle piattaforme e strumenti di connessione. Del resto, niente rete, niente Facebook (e niente Messenger, Instagram, WhatsApp, ecc.). Il social network ha dunque progettato una piattaforma open source, software-defined, per l’accesso mobile chiamata OpenCellular, che serve a migliorare la connettività nelle aree remote del mondo dove è troppo costoso realizzare reti mobili standard. Facebook ha detto che darà in open source il design dell’hardware con i necessari elementi di firmware e control software, in modo da permettere agli operatori telecom ma anche ad aziende e ricercatori di costruire, implementare e gestire infrastrutture mobili locali basate sulla piattaforma OpenCellular.
“Una delle ragioni per cui l’espansione delle reti mobili è in stallo sta nel fatto che l’ecosistema è chiuso. Le infrastrutture tradizionali possono essere molto costose e questo rende difficile agli operatori portarle ovunque e per le piccole organizzazioni o i singoli individui risolvere problemi di connettività locale. Per queste realtà è spesso insostenibile cercare di espandere l’accesso nelle zone rurali e in via di sviluppo” , ha detto Kashif Ali, sviluppatore di Facebook. “Con OpenCellular, vogliamo sviluppare una nuova tecnologia con costi accessibili capace di espandere la capacità e rendere più cost-effective per gli operatori creare reti laddove la copertura è carente. Dando in open source i codici software e il design dell’hardware ci aspettiamo che i costi scendano per gli operatori e che questa tecnologia sia accessibile per tutti”.
La piattaforma OpenCellular può essere impiegata a supporto di una serie di opzioni di comunicazione, dal network in a box a un access point che supporta a sua volta il Wi-Fi o l’Lte. Il sistema si compone fondamentale di sue sottoinsiemi: uno dedicato al comparto radio, che potrà offrire dal 2G all’Lte oppure una connessione wireless locale, e una parte generica che si occupa di altre componenti, dall’alimentazione all’elaborazione.
L’obiettivo del progetto open source è di diffondere il più possibile questa piattaforma; il primo a beneficiarne sarà il Telecom Infra Project, un progetto voluto da Facebook specializzato nelle nuove frontiere della telecomunicazione. Anzi, Facebook si aspetta che altri membri del TIP (ne fanno parte Intel, Nokia, Deutsche Telekom, SK Telecom) diano contributi allo sviluppo del sistema, per esempio con test per la validazione degli aspetti tecnici, funzionali e operativi della piattaforma.
Test già condotti presso la sede generale di Facebook col primo design di riferimento hanno dimostrato che il sistema riesce a mandare e ricevere Sms, a fare telefonate e a usare connettività dati di base. Alla fine del 2015, secondo quanto riporta Facebook, oltre 4 miliardi di persone non sono connesse a Internet e il 10% della popolazione mondiale vive in aree non raggiunte dalla connettività mobile.