Enel scommette su Israele. La società ha lanciato il suo hub per l’innovazione a Tel Aviv: Enel Innovation Hub si propone di fare scouting ogni anno per individuare fino a 20 start-up israeliane ad alto potenziale offrendo loro un programma di supporto dedicato.
L’hub è stato lanciato oggi alla presenza dell’amministratore delegato del Gruppo Francesco Starace, dell’ambasciatore italiano in Israele Francesco Talò, del managing partner del fondo Genesis Partners Jonathan Saacks, di Saul Singer, co autore del libro Startup Nations e di Anya Eldan, responsabile Early Stage and Incubator Programs del Ministero dell’Economia Israeliano. L’evento di inaugurazione si è tenuto nella sede di Sosa. Enel è la prima azienda italiana a creare un polo per l’ innovazione di queste dimensioni in Israele.
Enel ha scelto di collaborare con Sosa & The Junction, una delle community per l’innovazione di maggior successo in Israele, con l’obiettivo di creare uno sportello unico in grado di offrire soluzioni alle start-up israeliane disposte a sviluppare e realizzare prodotti e servizi all’avanguardia con ricadute economiche e sociali.
“Ci troviamo in un contesto molto interessante nel settore energetico – spiega l’Ad di Enel, Francesco Starace – Società come Enel, che fanno dell’innovazione tecnologica un pilastro della propria strategia industriale, hanno di fronte grandi opportunità. Il nostro Innovation Hub di Tel Aviv rappresenta una tappa importante in questo nuovo contesto. Adottiamo la filosofia dell’innovazione aperta collaborando con le migliori start-up in tutto il mondo e mettendo a disposizione la nostra expertise tecnologico-ingegneristica per favorire nuovi usi dell’energia, nuovi modi di gestirla e renderla accessibile a sempre più persone. Israele è uno dei paesi più innovativi al mondo che ogni anno vede la nascita di centinaia di start-up. Sono certo che la nostra presenza in questo paese ci permetterà una accelerazione nella innovazione in campo energetico”.
“Siamo orgogliosi dell’eccezionale opportunità di collaborazione che ci è stata offerta da un leader di mercato quale Enel. Nell’ambito del programma, Sosa & The Junction analizzeranno il settore tech israeliano in base alla strategia e ai criteri definiti da Enel, facendo incontrare l’azienda con le tecnologie più promettenti e rivoluzionarie”, sottolinea Jonathan Saacks, managing partner del fondo Genesis Partners e co-fondatore di Sosa.
In Israele il Gruppo adotterà il modello operativo che ha testato in altre aree per esempio l’America Latina, un modello che sta già dando risultati e che ha permesso a Enel di identificare 30 startup i cui progetti strategici sono attualmente in esecuzione.
Più nel dettaglio le start-up saranno selezionate da un comitato consultivo composto da rappresentanti senior di Enel che ne valuteranno la conformità strategica agli obiettivi del Gruppo e il potenziale business. Ogni start-up che lavorerà nel perimetro Enel avrà a fianco una figura di collegamento interno che faciliterà l’interazione con le global business lines e le unità di mercato del Gruppo.
Inoltre le start-up selezionate potranno beneficiare di una serie di risorse come: tutoraggi forniti da senior di Enel e Sosa & The Junction, un ambiente ad alta tecnologia e confortevole dove lavorare, banchi di prova per migliorare le loro soluzioni, possibilità di eseguire progetti pilota nei paesi in cui Enel è presente e accesso ai canali di vendita del Gruppo che raggiungono ogni giorno milioni di clienti.
Le start-up che lavoreranno con Enel avranno la possibilità di ricevere ulteriori finanziamenti da parte del ministero dell’Economia israeliano che, secondo un accordo in essere con Enel, fornirà assistenza per un importo pari al sostegno messo a disposizione da Enel.