Si chiama Vicker ed è già pronta a rivoluzionare il mondo del lavoro. È un’app gratuita, ideata da due trentenni vicentini, Matteo Cracco e Luca Menti, che stabilisce una relazione diretta tra chi offre e chi cerca una prestazione lavorativa. Nata da due mesi, Vicker può già contare su numeri importanti: 19 categorie che racchiudono 178 micro categorie o mansioni specifiche, che hanno dato vita a un universo fatto di 10.136 download, 6.213 Iscritti, 3.733 richiedenti di servizi, 2.480 lavoratori.
Solo nelle ultime due settimane si è registrato un incremento di download del 236,53% rispetto alle due settimane precedenti e
nell’ultima settimana Vicker ha avuto un incremento di transazioni, cioè di annunci a buon fine, del 329% rispetto alla settimana precedente. La previsione è di arrivare a 20.000 utenti entro la metà di luglio senza considerare le partnership in corso di accordo.
I dati, presentati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Camera dei deputati, attestano la validità di un progetto che ha ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali a svolgere l’attività di intermediazione in materia lavoro, diventando di fatto la prima piattaforma digitale autorizzata del suo settore, ed una partnership con il colosso assicurativo Zurich che consente a chiunque di poter contare su lavoratori coperti da una polizza Rc. L’app è al momento operativa a Roma e Vicenza e si appresta ad esserlo a Milano, Bologna e Torino per arrivare a coprire l’intero territorio nazionale entro fine anno.
Nel dettaglio è un marketplace “a chiamata diretta”, dedicato a chi sia in cerca di lavoratori qualificati (ed assicurati!) cui affidare incarichi professionali che spaziano in tantissimi settori: dalle lezioni private per studenti alle riparazioni di ogni genere, dagli animatori per feste di compleanno alle pulizie di case e uffici o alla cura dei giardini.
In sostanza chi cerca qualcuno a cui affidare un incarico può utilizzare Vicker, leggere i commenti degli altri utenti che si sono già avvalsi delle prestazioni del lavoratore, contattarlo in tempo reale e soprattutto stabilire il compenso. La novità rivoluzionaria di Vicker è proprio questa: il compenso lo stabilisce il committente. Chi paga per il servizio decide a priori quanto ritenga sia l’equo compenso per quella prestazione e attende le candidature dei lavoratori; il sistema pone comunque un limite minimo di € 20 per evitare giochi al ribasso, nel rispetto di lavoratori e utenti.