«Nel mercato delle Telco è in atto un cambiamento, che non riguarda solo l’Italia ma il settore a livello globale, è in atto un processo di profondo cambiamento, noi la definiamo rotazione, che porterà le aziende del settore a spostarsi dal ruolo tradizionale di Operatore di Rete, prevalentemente di fornitore di connettività, ad un posizionamento più ampio nell’ecosistema di Digital Service Provider. Le Tlc del prossimo futuro saranno abilitatori di servizi digitali ad ampio spettro, siano essi forniti dall’operatore stesso o da altri attori dell’ecosistema». È quanto sottolinea Michele Marrone, Communications Media & Technology Lead for Italy Central Europe & Greece di Accenture.
Marrone, a che punto sono le Telco italiane in questo processo di rotazione?
Il cambiamento è sicuramente iniziato e gli executive delle Telco italiane confermano di dare priorità agli investimenti nelle piattaforme e nei servizi digitali (64% secondo lo studio Accenture Technology Vision 2016), preferendo comunque lo sviluppo della R&D interna all’azienda (58%) contro un trend internazionale che privilegia l’acquisizione di realtà specialistiche, start up, su cui le Telco italiane sembrano piuttosto fredde (solo il 19%). È importante per il settore, ma più in generale per il Paese, che le aziende accelerino l’esecuzione dei piani secondo tempistiche certe.
Che ruolo giocano gli investimenti nel digitale in questo processo di cambiamento?
Si tratta di un elemento necessario, ma non sufficiente a garantire alle aziende del settore un ruolo competitivo nell’ecosistema allargato, la visione di Accenture sulla trasformazione passa infatti da 3 passi fondamentali: lavorare come piattaforma aperta, evolvere verso un nuovo modello operativo ed abilitare un business digitale che sappia guardare ai bisogni dei clienti anche non strettamente legati all’industria.
Cosa intende per lavorare come piattaforma?
Le Telco devono aprirsi in modo organico verso l’ecosistema digitale che è fatto da un lato dai clienti, sempre più esigenti ed iper-connessi, e dall’altro da partner, StartUp, fornitori di servizi digitali, inclusi gli OTT con cui si va sempre più verso il modello di “coopetizione”.
Quali sono i rischi che le Telco possono incontrare in questo percorso?
Esistono due dimensioni su cui la leadership delle aziende Telco deve essere focalizzata. Una è lo stakeholder fondamentale, il cliente. La fiducia del cliente e la sua predisposizione a valorizzare i servizi digitali sono fattori essenziali per la ripresa del mercato, i consumatori sono sempre più consapevoli dei rischi legati alla sicurezza dei dati personali e l’attenzione aumenta con l’uso sempre più massivo di Big Data ed Analytics ormai indispensabili nelle strategia di Marketing di tutti i settori. Il nostro studio Digital Consumer Survey 2016 rivela che il 48% degli italiani si dichiara preoccupato dai temi di Privacy e Sicurezza anche in riferimento alle nuove tecnologie IOT.Ecco perché pensiamo che il Digital Trust sia l’elemento chiave a cui devono puntare le Telco per mantenere e capitalizzare il ruolo di partner preferiti anche in riferimento a servizi diversi dal loro core business come i servizi di video on demand e Connected Home. L’altra dimensione riguarda la necessità di fare propria la dimensione dell’urgenza nell’investire nel digitale secondo una timing accelerata e certa.