Le search di Google? Un ottimo strumento per tenere sotto controllo
l’andamento dell’economia. In tempo reale. Parola di Hal Varian
che oltre ad essere chief economist di Google è anche un noto
economista, autore di molti libri in materia e professore emerito
all’Università di Berkeley. Siete diffidenti sull’uso di un
metodo che a statistici e ricercatori può apparire un po’ troppo
empirico ed estemporaneo?
“Nel 2006 e nel 2007 le search sui beni di lusso erano al top –
osserva Varian – Poi, improvvisamente, sono crollate. E questo ci
ha fatto immediatamente capire che la crisi stava colpendo in
maniera particolarmente dura questo settore. Un’azienda avvertita
avrebbe potuto realizzare subito che era arrivato il momento di
agire sulla struttura dei costicon perfetto tempismo rispetto al
cambio di direzione del mercaro”. E adesso? “Assistiamo ad una
ripresa, i navigatori tornano a cercare oggetti di lusso, anche se
non mostrano lo stesso entusiasmo pre-crisi. Non ci siamo ancora,
ma si vedono segnali positivi”.
Un altro esempio? Quando la Grecia ha rischiato il default e il
clima sociale del Paese si è infiammato. Immediatamente il Paese
ha perso interesse nelle ricerche dei viaggiatori in cerca di un
posto dove andare in vacanza: un’informazione preziosa, e
tempestiva, a disposizione di quanti operano nel settore del
turismo. O magari del governo ellenico per iniziative sui mercati
internazionali volte ad invertire la tendenza.
Si tratta di due esempi che fanno capire – dice Varian- perché,
se aggregati nella giusta maniera, cosa di cui Google è maestra, i
dati delle search possono rappresentare un termometro sensibile,
affidabile e, soprattutto immediato, per conoscere in presa diretta
la situazione dell’economia, l’andamento del mercato del
lavoro, l’evoluzione di grandi fenomeni sociali: dai gusti dei
consumatori, alle loro scelte di acquisto, alle preferenze dei
cittadini. Ma anche per seguire l’andamento di eventi
straordinari come ad esempio nel settore della salute. “Stiamo
cercando di comprendere come l’aumento delle query su certe
malattie o medicine possa consentirci di seguire l’evoluzione di
un fenomeno epidemico mano a mano che si presenta. Conoscere la
realtà in tempo reale consente di prendere le decisioni giuste al
momento giusto, appena ne sorge la necessità”.
Oggi gran parte degli strumenti di analisi a disposizione dei
decisori pubblici e privati sono basati su report con scadenza
mensile se non addirittura trimestrale. “Google è in grado di
fornire strumenti di valutazione molto più tempestivi, seguire
momento per momento l’evoluzione dei fenomeni. Certo, non siamo
gli unici – osserva Varian – Ma una finestra importante come la
nostra, sempre aperta sul presente, consente opportunità di
conoscenza dei fenomeni economici e sociali sino ad oggi
impossibili. Vogliamo mettere questa opportunità a disposizione
dei decisori”. Nascerà un grande fratello della statistica real
time?