IL PROGETTO

Giustizia digitale, la Sardegna punta 1,5 milioni

Spazi per la videoconferenza e potenziamento dei sistemi telematici a supporto dell’attività di indagine tra i punti chave del programma avviato nell’ambito dell’Agenda digitale regionale. L’assessore Demuro: “Stop ai processi lumaca”

Pubblicato il 21 Lug 2016

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Sale dedicate alle audizioni protette, spazi per la videoconferenza, potenziamento dei sistemi telematici a supporto dell’attività di indagine nell’ambito dei tribunali sardi. Sono alcuni degli interventi previsti nel progetto “Giustizia Digitale” promosso dalla Giunta nell’ambito dell’Agenda Digitale della Sardegna.

Tutte le azioni, che verranno realizzate nei prossimi mesi, sono inserite nella delibera approvata dall’esecutivo su proposta dell’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro.

Le risorse disponibili ammontano a un milione e 500 mila euro (programmazione Fesr 2014-2020). Il progetto “Giustizia Digitale”, ambito in cui la Sardegna ha giocato d’anticipo rispetto alle altre regioni, è finalizzato a migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’amministrazione della giustizia attraverso l’utilizzo degli strumenti telematici.

“Con il processo di informatizzazione la Giunta vuole offrire servizi migliori ai cittadini. Le nuove tecnologie sono infatti in grado di determinare una notevole riduzione dei tempi delle procedure nella prospettiva della semplificazione amministrativa e della modernizzazione dell’apparato giudiziario – spiega Demuro – La Regione, non si sostituisce allo Stato, ma agisce in via sussidiaria tenendo conto dell’obiettivo del miglioramento della qualità dell’organizzazione giudiziaria con positive ricadute sociali ed economiche. Per gli interventi abbiamo tempi definiti. Devono essere infatti completati nell’arco dei prossimi 24 mesi”.

Erano presenti i rappresentanti degli organi giudiziari e degli ordini forensi che hanno espresso soddisfazione per i nuovi strumenti che avranno a disposizione. Sono intervenuti i magistrati Mauro Grandesso (presidente del Tribunale di Cagliari), Gilberto Ganassi e Daniele Caria (Procura di Cagliari), Francesco Alterio (giudice della sezione penale del Tribunale di Cagliari) e l’avvocato Giovanni Battista Gallus.

Viene prevista la realizzazione di punti di videoconferenza nelle sedi giudiziarie della Sardegna per garantire le audizioni a distanza, le riunioni remote e la formazione (per una spesa di 400 mila euro)

Saranno inoltre allestite sale dedicate alle audizioni protette dei minori e dei soggetti svantaggiati (250 mila euro) e sale per le udienze da utilizzare per il processo telematico con postazioni informatiche per i magistrati e gli avvocati (225 mila euro).

Viene poi contemplato l’adeguamento della sala data center del Palazzo di Giustizia di Cagliari per migliorare la funzionalità e la sicurezza dei sistemi (250 mila euro) e il rafforzamento degli strumenti informatici a supporto delle indagini e delle attività svolte dalla Procura Distrettuale e della Direzione Distrettuale Antimafia. (175 mila euro). 200 mila euro sono infine destinati al sistema per la digitalizzazione delle cause gestite dall’ufficio legale della Regione.

Tutti gli interventi sono stati individuati nel corso di un lungo confronto tra l’assessore Demuro, dirigenti e funzionari dell’assessorato degli Affari generali e i rappresentanti della magistratura e degli ordini degli avvocati.

In una fase precedente del progetto “Giustizia Digitale” sono stati attuati interventi che hanno riguardato l’ambito delle infrastrutture di rete per garantire una maggiore connettività a banda larga ai tribunali e forniture hardware. E’ stata inoltre agevolata l’informatizzazione di atti e procedimenti civili e penali.

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