Si infiamma la battaglia sui brevetti tra Huawei e Samsung Electronics: dopo che la cinese aveva mosso causa alla sud-coreana a maggio, ora è Samsung a citare in giudizio Huawei Technologies in Cina per presunta violazione di sei brevetti Samsung relativi ai telefoni cellulari e alle immagini digitali.
La decisione di Samsung è l’attesa contromossa dopo che la rivale cinese le ha mosso causa sia in Cina che negli Stati Uniti (i due maggiori mercati per Samsung) sempre per questioni brevettuali.
In un comunicato riportato dall’agenzia di stampa coreana Yonhap, Samsung accusa Huawei di violare nei suoi smartphone e tablet i brevetti Samsung relativi alla tecnologia per le comunicazioni mobili, lo storage dei dati delle immagini e altro ancora. Samsung definisce inoltre “assurde” le cause brevettuali che Huawei ha intentato contro il gruppo di Seul.
Huawei è il terzo maggior produttore di smartphone al mondo dopo Samsung, che è la leader, e Apple. La casa sud-coreana ha venduto 81,18 milioni di smartphone su scala globale nel primo trimestre dell’anno, conquistando uno share complessivo del 23,2%, mentre Apple ha il 14,8% e Huawei l’8,3%.
Il 25 maggio Huawei aveva annunciato di aver depositato due cause contro Samsung per la presunta violazione di dodici brevetti mobili presso Shenzhen e una corte federale della California. Si tratta della prima vera sfida legale da parte di un produttore cinese contro un colosso mondiale dell’industria tecnologica. A detta di Huawei, Samsung avrebbe violato 8 suoi brevetti relativi agli smartphone e 4 relativi alle reti cellulari, usando impropriamente la tecnologia della rivale cinese per le reti 4G Lte a partire dal suo modello di punta lanciato cinque anni fa (il Galaxy S2).
Il vice presidente della proprietà intellettuale di Samsung, Ahn Seung-ho, aveva immediatamente ribattuto che la società avrebbe intrapreso a sua volta un’azione legale contro Huawei per “difendere i propri interessi commerciali”. A due mesi di distanza, la risposta è pronta e il confronto sulla proprietà intellettuale continua, mettendo in evidenza l’aspro braccio di ferro tra i due maggiori concorrenti del mobile della regione asiatica.