STRATEGIE

Facebook, pugno di ferro contro gli ad blocker. Pubblicità a prova di filtri

L’azienda introduce una tecnologia in grado di bypassare i software che bloccano l’advertising su desktop e laptop. Il 26% degli utenti la utilizza

Pubblicato il 10 Ago 2016

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Guerra ai software blocca-pubblicità, parola di Facebook. La piattaforma ha annunciato l’avvio di una maxi-operazione che “imporrà” le pubblicità sui desktop dei propri utenti anche se provvisti di ad blocking. In realtà con questo progetto l’azienda potrebbe rischiare di bruciarsi parte dei suoi 1,7 miliardi di utenti mensili che preferiscono non vedere gli annunci durante la navigazione in internet. Più difficile sarà bypassare i software su mobile.

Nel secondo trimestre, l’84% delle entrate pubblicitarie di Facebook è stato generato dalla navigazione su cellulare. Nonostante questo Facebook sostiene di aver perso parte delle entrate pubblicitarie anche da postazione fissa a causa dei software di blocco.

L’azienda ha spiegato che verrà trasformata la modalità in cui vengono caricate le pubblicità nel sito per desktop così da rendere più arduo ai software bloccarle.

“Facebook si sostiene grazie alla pubblicità” ha sottolineato Andrew Bosworth vice president di ads and business di Facebook.

Secondo lo studio Interactive Advertising Bureau il 26% degli utenti utilizza software ad blocker su desktop e laptop e circa il 15% su smartphone e tablet. Il che può effettivamente rendere più difficile per molte compagnie vendere pubblicità sui propri siti.

“L’ascesa degli ad blocker è un forte segnale che gli utenti non vogliono vedere la pubblicità – dice Bosworth -. Ma gli ad blocker sono una pessima soluzione”.

La strategia di Facebook non consiste tanto nel bypassare il blocco informatico, quanto nell’offrire la possibilità di modulare il tipo di pubblicità personalizzando i vari annunci.

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