Via libera ai Web-certificati. Ma è proroga sulle sanzioni

La Commissione di collaudo ha dato l’ok all’avvio del sistema. I medici avranno tempo fino a febbraio per mettersi in regola

Pubblicato il 15 Set 2010

La commissione ha detto sì. Questo pomeriggio l’organismo
composto dai rappresentanti del ministero PA e Innovazione, di
quello della Salute, dall’Inps, dall’Inpdap, dalle Regioni, si
è  espressa positivamente all’unanimità rispetto al
completamento di tutti i servizi resi disponibili dalla piattaforma
informatica a medici, lavoratori e datori di lavoro per l’invio
del certificati di malattia online. Il “pacchetto” di strumenti
prevede servizi per i medici relativi alla piattaforma web, le
interfacce di trasmissione tramite i sistemi software personali e
il “call center” (numero verde 800013577) per l’invio tramite
canale telefonico da parte di tutti i medici che abbiano
difficoltà nell’utilizzo della Rete; servizi per i datori di
lavoro relativi alla consultazione via web o alla ricezione via PEC
dei certificati attestazioni di malattia dei loro dipendenti;
servizi per i lavoratori di consultazione via web dei loro
certificati di malattia.

“Un plauso e un ringraziamento – sottolinea il ministro Brunetta
– vanno alla Federazione nazionale degli Ordini dei medici
chirurghi e degli odontoiatri che, con competenza e serietà, ha
contribuito al successo di questa prima fase”.

Nel corso dei suoi lavori la Commissione ha rilevato come a
tutt’oggi esistano ancora delle difficoltà di tipo
organizzativo, sia in alcune aree territoriali specifiche sia in
ambito ospedaliero. “Al fine di individuare tali situazioni, la
Commissione monitorerà nei prossimi mesi il funzionamento del
sistema – fa sapere Palazzo Vidoni in una nota -. Fermo restando
l’obbligo di trasmissione online di tutti i certificati di
malattia dei dipendenti sia pubblici che privati, si è convenuto
di chiedere al Ministero per la Pubblica Amministrazione e
l’Innovazione di fornire chiarimenti, attraverso un’apposita
circolare, in merito al fatto che fino alla piena andata a regime
del sistema (e in ogni caso non oltre il 31 gennaio 2011) la non
osservanza di quanto previsto dalla normativa non costituisce
illecito disciplinare”.

“L’esito positivo del collaudo del sistema – afferma il
Ministro Brunetta – segna un importante passo in avanti nel
processo di modernizzazione del Paese, dal momento che imprime una
forte accelerazione alla realizzazione di servizi innovativi sempre
più vicini alle esigenze di cittadini e imprese, oltre che nella
direzione di un considerevole risparmio di risorse pubbliche. Come
noto, la nuova procedura consentirà vantaggi per il lavoratore in
termini sia di tempo sia di spesa per l’invio della raccomandata
con ricevuta di ritorno; una maggiore tempestività dei controlli,
grazie all’azzeramento dei tempi di trasmissione dei certificati
e alla possibilità di verifica immediata da parte dell’Inps
dello stato di malattia del lavoratore; l’abbattimento dei costi
di gestione dei flussi cartacei, per un risparmio stimato in circa
500 milioni di euro l’anno”.

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