C’è soddisfazione da parte dei commissari europei Andrus Ansip e Gunther H. Oettinger per la puntuale pubblicazione da parte del Berec (Body of European Regulators for Electronic Communications) delle linee guida per le autorità di regolazione nazionali riguardanti l’implementazione delle nuove norme europee sulla net neutrality: i commissari sono certi che al mercato europeo delle Tlc sarà garantita coerenza, innovazione e certezza legale.
La pubblicazione delle linee guida del Berec sulla neutralità della rete era prevista dalla nuova normativa Ue, la prima su scala europea per l’open Internet, su cui Parlamento e Consiglio Ue hanno raggiunto l’intesa l’anno scorso.
I regolatori europei delle Tlc hanno avviato a giugno la consultazione pubblica sulle linee guida di attuazione delle regole Ue sulla neutralità della Rete. La consultazione, che è chiusa a metà luglio, aveva l’obiettvo di definire entro la fine di agosto gli orientamenti che consentono alle autorità nazionali di applicare le nuove le norme in maniera armonizzata. L’obiettivo è stato dunque pienamente rispettato con la pubblicazione del documento definitivo.
“Il documento pubblicato oggi fornisce una guida dettagliata per un’applicazione coerente delle nostre regole sulla net neutrality da parte dei vari regolatori nazionali dell’Ue”, hanno commentato il vice presidente della Commissione europea Ansip, responsabile per il Digital Single Market, e il commissario Oettinger, che si occupa di economia e società digitale . “Queste linee guida non alterano il contenuto delle regole esistenti, che garantiscono la libertà di Internet proteggendo il diritto di ogni europeo ad accedere ai contenuti, alle applicazioni e ai servizi della Rete senza interferenze o discriminazioni ingiustificate”, hanno aggiunto Ansip e Oettinger.
I due commissari ritengono che sia le norme europee che le linee guida di oggi del Berec siano anche una garanzia contro la frammentazione sul mercato unico europeo, capaci di creare certezza legale per le imprese e di rendere più facile per queste svolgere le loro attività su scala Ue. “Le regole Ue e le linee guida del Berec assicurano che Internet resti un motore di innovazione e che le tecnologie avanzate e i servizi della Internet of Things, come i veicoli connessi e le applicazioni per il 5G, siano sviluppati fin da oggi e crescano nel futuro”, hanno concluso Ansip e Oettinger. “Siamo soddisfatti della vasta partecipazione degli stakeholder nella stesura delle linee guida. L’aggiornamento del quadro regolatorio Ue sulle telecomunicazioni e il piano d’azione per lo sviluppo del 5G in Ue che presenteremo a settembre saranno i nostri prossimi passi per portare connettività e reti di altissima qualità, pilastro essenziale del Digital Single Market“.
Le autorità nazionali sono tenute a garantire la conformità alle regole e a promuovere la continua disponibilità di servizi di accesso a internet non discriminatori, a livelli di qualità al passo con la tecnologia. Inoltre sono obbligate a pubblicare rapporti su base annua.
Le telco si sono mostrate da subito scontente dell’approccio dell’Ue, considerato “eccessivamente prescrittivo” e che rischia, secondo gli operatori telecom, di “ostacolare la crescita, l’innovazione e la qualità del servizio ben al di là del settore delle telecomunicazioni” e di creare incertezza legale. Secondo gli operatori, in vista del 5G, la regolazione “deve lasciare spazio sufficiente all’innovazione e al lancio di nuovi servizi e prodotti”. Lo zero-rating è il grande pomo della discordia: secondo le linee Ue, i servizi zero-rated saranno consentiti solo in casi specifici e con un “tetto”, per le telco non dovrebbero essere soggetti a limitazioni.