Oltre la metà dei telefoni utilizzati al mondo è smart e connesso alla Rete. La conferma arriva dal Mobility report di Ericsson, presentato 3 mesi fa e ora aggiornato con i dati fino a giugno scorso, che certifica il sorpasso nel secondo trimestre 2016: oggi le sim associate a uno smartphone sono infatti il 55% del totale. Fra aprile e giugno sono stati venduti 340 milioni di smartphone, pari all’80% di tutti i telefoni venduti.
Tuttavia, se i produttori di smartphone possono esultare per lo storico sorpasso non possono fare altrettanto per l’andamento generale del mercato che sembra già aver esaurito l’effetto boom: secondo gli ultimi dati Idc nel 2016 la crescita del settore sarà di appena l’1,6%, ben lontana dal +10,6% con cui si era chiuso il 2015. La ragione del calo, spiega Idc, va ricercata nel fatto che le vendite rappresentano sempre più la sostituzione dei vecchi apparecchi piuttosto che la cattura di nuovi utenti.
Nello stesso periodo le sottoscrizioni mobili hanno raggiunto quota 7,6 miliardi e a trainare questa performance sono stati Indonesia, con 18 milioni di nuove sim, seguita da Cina (12 milioni), Birmania (5 milioni), Filippine (4 milioni) e Usa (3 milioni). La forte crescita indonesiana, sottolinea Ericsson, è dovuta ad una massiccia campagna di marketing da parte di un operatore mobile.
Se le sottoscrizioni mobili sono a quota 7,6 miliardi, gli utenti unici arrivano a quota 5,1 miliardi nel mondo. Gli abbonamenti alla banda larga mobile toccano invece quota 3,9 miliardi, di cui 190 milioni attivati solo nel 2° trimestre dell’anno in corso. Gli abbonamenti Lte raggiungono quota 1,4 miliardi, mentre si assiste ad un declino degli abbonati al Gsm (120 milioni in meno da aprile a giugno). Infine, si registra un forte incremento del traffico dati generato da dispositivi mobili come smartphone e tablet: +11% nei secondi tre mesi del 2016.