“Quello di Apple è un caso molto importante. A sostenere il nostro intervento ci sono ottime analisi e argomentazioni, ma dobbiamo accettare il fatto che, essendo un caso pionieristico, venga vagliato da una corte indipendente. Non vedo problemi che Apple e Dublino si rivolgano alla corte di Giustizia”. Così Günther Oettinger, commissario europeo per l’economia e la società digitale, in un’intervista a La Stampa, a proposito della decisione dell’Antitrust europeo che ha classificato come aiuti di Stato le agevolazioni fiscali concesse dall’Irlanda al colosso di Cupertino, chiedendo al governo di Dublino di recuperare da Apple 13 miliardi di tasse non versate. Rispetto al fatto che possa apparire strano che l’Irlanda non voglia incassare i 13 miliardi, “da una parte può apparire così – commenta Oettinger – Me se li prendesse, minerebbe la propria strategia per attrarre investimenti esteri. Ma noi non possiamo tollerare un dumpig fiscale del genere”.
Il commissario Ue ha anche commentato la strategia dell’Italia rispetto all’Economia digitale, con il Paese che deve colmare un ritardo rispetto al resto dell’Unione: “Sono abbastanza ottimista – afferma – il governo italiano è allineato ai progetti europei per sviluppare un mercato unico digitale. Nei prossimi anni farete progressi in linea con l’Europa”.
Oettinger si sofferma anche sulle nuove norme per il Copyright allo studio della Commissione, e sulla possibilità che l’Italia introduca la Google tax: “Se i prodotti creativi non vengono pagati da chi li consuma e la pubblicità finisce altrove – sottolinea – gli investimenti sono a rischio. La nostra idea è quella di proporre entro la fine di settembre nuovi strumenti connessi al diritto d’autore che permettano agli editori di negoziare l’utilizzo dei loro contenuti online con le piattaforme Internet”. “Se il governo italiano vuole studiare una tassa – prosegue riferendosi all’eventualità della Google Tax – ne valuteremo la coerenza con le regole europee e con la necessità di costruire un campo da gioco europeo uguale per tutti”.
Infine sulle nuove reti Oettinger pone l’accento sullo sviluppo della fibra e sul 5G: “Entro fine anno metteremo a punto un piano d’azione per il 5G. L’industria del settore è attiva. Per questo sono ottimista, anche per l’Italia”.