Il governo greco ha portato a termine l’asta per le frequenze televisive nella storia del Paese, ridisegnando il settore dell’emittenza privata nazionale, che passa da sette a quattro operatori. “È la prima volta – commenta il ministro alla presidenza del consiglio, Nikos Pappas – che in Grecia vengono concesse delle licenze televisive realmente legali. Dall’operazione in Governo Tsipras incassa, rispetto a una base d’asta di tre milioni di euro, un totale di 246 milioni, in un contesto in cui la televisione pubblica ha indici di ascolto che di rado superano il 10%, e tutto il resto del mercato è in mano alle reti private.
Le licenze sono state assegnate, durante l’asta che si è svolta nella sede di Atene del ministero dell’informazione, a Skai Tv e Ant1Tv, che potranno così continuare a trasmettere, e alle società di proprietà dell’armatore Vagelis Marinakis, Alter Ego, e dell’imprenditore Yannis Kalogritsas. Le private che non hanno ottenuto la licenza dovranno interrompere le trasmissioni entro tre mesi, come sottolineato da Olga Jerovassili, portavoce del Governo.
Qualche polemica sul metodo di assegnazione delle frequenze (che prevedeva un tetto complessivo di quattro operatori e, per i partecipanti alla gara, una chiara solvibilità economica e l’assicurazione di non operare in altri settori imprenditoriali) era stata sollevata dai proprietari delle reti televisive: da più parti era arrivata la richiesta al governo di attendere – prima di procedere con la gara – la decisione del Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi nelle prossime settimane sulla correttezza e costituzionalità della procedura.