Il caso “batterie esplosive” rischia di costare caro a Samsung: 1 miliardo di dollari, se non di più. L’azienda sud-coreana ha dovuto richiamare a casa i Galaxy Note 7 per un problema alle batterie, a rischio esplosione. Secondo i calcoli di Bloomberg il conto sarà salato, almeno 1 miliardo, stimato sulla base dei device (2,5 milioni) spediti in meno di un mese dal debutto sul mercato.
“Il potenziale danno alla reputazione è di gran lunga superiore”, sottolinea però Chang Sea Jin, professore della National University di Singapore. Non a caso, il capo della divisione smartphone del colosso, Koh Dong Jin, ha commentato la vicenda parlando di “importo devastante” che a detta di Bloomberg peserà per circa il 5% dell’utile netto previsto per Samsung per quest’anno, pari a 20,6 miliardi.
Nel mirino è già finita la divisone Samsung Sdi, che avrebbe fornito al colosso sud-coreano il 70% delle batterie presenti sui Galaxy Note 7 prodotti.