EDITORIA

Iva ridotta per gli ebook? Il “no” dell’avvocato generale Ue

Il parere di Juliane Kokott su un ricorso della Corte costituzionale polacca: “Non esiste necessariamente un rapporto di concorrenza fra la versione digitale su supporto fisico e la versione cartacea. L’imposta va ridotta soltanto per i libri su cd-rom”

Pubblicato il 08 Set 2016

ebook-reader-libri-120203140210

Ridurre l’aliquota Iva per i libri “in digitale”, equiparandoli alla versione cartacea, è lecito soltanto nel caso dei testi su cd-rom, ma non per gli e-book. Lo stabilisce nel suo parere l’avvocato generale della Corte Ue Juliane Kokott rispondendo a una sollecitazione sollevata dalla Corte costituzionale della Polonia.

“La direttiva Iva – recitano le conclusioni dell’avvocato, che non sono vincolanti ma saranno prese in considerazione dalla Corte nel pronunciamento finale – nei limiti in cui riserva l’aliquota Iva ridotta a libri, giornali e riviste in versione cartacea così come ai libri in versione digitale forniti tramite un supporto fisico, è valida”.

“Per quanto attiene ai libri, la Corte ha già stabilito che non esiste necessariamente un rapporto di concorrenza fra la versione digitale su supporto fisico e la versione cartacea. Al contrario, l’esistenza di una concorrenza di tal genere dipende da una moltitudine di circostanze, che possono variare non solo da Stato membro a Stato membro, ma anche nel corso del tempo”.

“In considerazione dei costi di distribuzione notevolmente diversi, esiste una differenza sostanziale tra le pubblicazioni in forma cartacea e quelle in formato digitale per quanto concerne i bisogni di promozione e quindi lo scopo perseguito dall’aliquota ridotta per le pubblicazioni, cioè la promozione dell’educazione del cittadino dell’Unione attraverso la lettura di libri, giornali e riviste. In ogni caso – conclude il parere – ad oggi, la differenza di trattamento è giustificata. Ciò emerge segnatamente dal legittimo obiettivo perseguito dal legislatore di prevedere uno specifico sistema di tassazione per i servizi elettronici. Non vi è pertanto violazione del principio di parità di trattamento“.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati