Il cloud è sempre più popolare tra le aziende, che lo utilizzano in modo selettivo. A evidenziarlo è il nuovo studio di Ibm “Tayloring Hybrid Cloud”. Il 78% degli intervistati dichiara di avere iniziative cloud in corso, coordinate o completamente integrate, contro il 34% del 2012. E nelle realtà più efficienti, il numero sale fino all’83%. Allo stesso tempo, le aziende prevedono di mantenere su server dedicati, on-premise, quasi la metà – il 45% – dei carichi di lavoro.
“Le aziende stanno spostando i loro workload in cloud, soprattutto verso cloud ibridi, più velocemente di qualsiasi previsione, con l’obiettivo di supportare la propria trasformazione digitale, guidare l’innovazione dei modelli di business e supportare la crescita – afferma Marie Wieck, GM Cloud Integration di Ibm – Con la maggiore consapevolezza dei nostri clienti rispetto ai vantaggi dell’integrazione del cloud con le proprie infrastrutture on-premise, aumentano anche gli investimenti in nuovi carichi di lavoro su cloud pubblici. Alcuni fra i nostri migliori clienti hanno piani integrati che prevedono di collocare i carichi di lavoro nel cloud oppure su infrastrutture on-premise a seconda delle caratteristiche specifiche dei workload stessi: in questo quadro, la strategia di IBM per l’hybrid cloud rappresenta la rampa di accesso ottimale per maggiori flessibilità e crescita”.
Condotto dall’Ibm Institute for Business Value (IBV), lo studio – basato su interviste condotte a più di 1.000 top manager di 18 settori d’industria – rivela che i motivi principali citati dagli executive a favore dell’adozione di soluzioni cloud ibride sono: riduzione del Tco (total cost of ownership) (45%), maggiore facilità d’innovazione (42%), miglioramento dell’efficienza operativa (42%) e possibilità di soddisfare più prontamente le aspettative dei clienti (40%).
Le aziende che integrano iniziative cloud dichiarano che il cloud computing ha permesso loro di espandersi in nuovi settori (76%), creare nuovo business (71%) e supportare nuovi modelli di business (69%).
La decisione di spostare i carichi di lavoro in cloud – secondo i risultati dello studio – deve essere presa in modo da massimizzare i vantaggi e minimizzare i rischi. Così secondo gli intervistati le tre sfide principali poste dall’adozione del cloud sono relative ai rischi e ai requisiti di sicurezza e conformità (47%), alla struttura di costo (41%), e all’aumento del rischio di interruzioni operative dovute alle nuove soluzioni in cloud (38%).