IL CRASH TEST

L’iPhone 7 è “fragile”: resiste all’acqua ma non alle cadute

Il display del nuovo smartphone della Mela si rompe facilmente: è quanto emerso dalle prove realizzate nei laboratori di SquareTrade. Gravi danni in caso di caduta su cemento

Pubblicato il 19 Set 2016

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Se avete comprato il nuovo iPhone 7 e vi scivola di mano, dovete augurarvi che vi cada in acqua. Il nuovo smartphone di casa Apple infatti mantiene le promesse sulla sua impermeabilità, mentre rimane fragile in caso di caduta a terra.

E’ quanto emerge dai test di rottura eseguiti in laboratorio da SquareTrade, che ha preso in considerazione nell’ultima tornata di prove il nuovo modello di Cupertino e il top di gamma di Samsung, il Note7, già coinvolto nel caso delle batterie che si incendiano o esplodono durante la ricarica, problema che ne ha causato il ritiro dal mercato in molti Paesi pochi giorni dopo il lancio.

“Sistemati brillantemente i problemi legati all’infiltrazione dell’acqua – spiega SquareTrade in una nota – i costruttori di smartphone dovranno ora concentrare la loro attenzione sulla causa prima di danni accidentali: la fragilità e la rottura dello schermo”.

La protezione dall’acqua è un dato ormai acquisito: immersi in un metro d’acqua per trenta minuti, iPhone e Note 7 hanno mantenuto fede alle dichiarazioni dei loro costruttori uscendone funzionanti, “seppure – specifica SquareTrade – con qualche difetto all’audio”.

Quanto ai test su cadute, rotolamenti e piegamenti, “la rinuncia all’entrata per le cuffie audio non ha reso i nuovi iPhone 7 e 7 Plus più solidi – sottolinea la società – Sottoposti al test di flessibilità, i due nuovi modelli di casa Apple hanno eguagliato i risultati ottenuti dai loro predecessori di sesta generazione, piegandosi sotto il peso di 77 Kg nel caso di iPhone 7 e di 81,6 Kg nel caso di iPhone 7 Plus. “In pari condizioni e sotto lo stesso peso, però – sottolinea SquareTrade – il Samsung Note 7 si è anche danneggiato risultando inutilizzabile”.

I danni più ingenti derivano in ogni caso dalla caduta accidentale, evenienza nella quale gli smartphone più avanzati restano tuttora “estremamente vulnerabili”. “Simulando con uno strumento di precisione la caduta sul cemento tipica di un marciapiede – si legge nel comunicato – iPhone 7, 7 Plus e Galaxy Note 7 hanno riportato gravi danni allo schermo già dal primo impatto. Alla seconda caduta, l’iPhone 7 non si è più riacceso. Alla terza caduta, lo schermo del 7 Plus si è danneggiato irreversibilmente. Dopo tre cadute sugli angoli, lo schermo dell’iPhone 7 si è fessurato e rotto sul lato, quello del 7 Plus si è ridotto in frantumi. Il Samsung Galaxy Note 7 presentava il vetro posteriore frantumato”.

“Gli iPhone di settima generazione sono gli unici ad eguagliare le prestazioni di resistenza all’acqua dei Samsung – spiega Steve Abernethy, direttore esecutivo di Square Trade – Dopo averli sottoposti ai test è evidente che gli iPhone 7 e 7 Plus non si lasciano intimidire da una nuotatina. Tuttavia le cadute sul marciapiede restano un problema insoluto. La rottura dello schermo continua ad essere la principale causa di danni permanenti negli smartphone ed entrambe, Apple e Samsung, hanno ancora molto lavoro davanti a sé”.

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