Diritti in Internet, educazione ai media e ai social media, economia, arte e cultura digitale, big data, robotica educativa. Sono alcuni tra i temi su cui verranno realizzati 25 percorsi didattici innovativi grazie all’avviso pubblico da 4,3 milioni di euro diffuso oggi dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Una volta sviluppati, i percorsi verranno messi a disposizione di tutte le scuole italiane. Il bando rientra fra le azioni di attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale.
“L’avviso che pubblichiamo oggi ha un contenuto altamente innovativo. Da un lato, spinge il mondo della scuola a riflettere su come educare i nostri ragazzi ad affrontare le nuove sfide della cittadinanza digitale, su come aiutarli a sviluppare nuove competenze – spiega il ministro Giannini – E rende la scuola protagonista e capofila nella scrittura di questi percorsi. Dall’altro, invita anche realtà esterne – università, imprese, enti di ricerca, associazioni – a fare rete con gli istituti scolastici e a condividere la partecipazione a questo processo mettendo a disposizione la propria esperienza e i propri strumenti. Si tratta di un’altra occasione per avvicinarci al modello di scuola aperta e far crescere comunità educative creative, capaci di costruire il domani”.
L’avviso, diffuso oggi, prevede la produzione di 25 curricoli capaci di favorire lo sviluppo di competenze digitali e di accompagnare le attività di apprendimento degli studenti in maniera stimolante e attrattiva. Dovrà trattarsi di percorsi innovativi per modalità di fruizione, organizzazione dei contenuti, modalità di accompagnamento e valorizzazione dei risultati, capacità di stimolare il protagonismo degli studenti.
Le scuole dovranno lavorare sulle seguenti aree tematiche:
· diritti in Internet;
· educazione ai media (e ai social);
· educazione all’informazione;
· Stem (sviluppo delle competenze digitali, ad esempio, per la robotica
educativa, making e stampa 3D, Internet delle cose);
· big e open data;
· coding;
· arte e cultura digitale;
· educazione alla lettura e alla scrittura in ambienti digitali;
· economia digitale;
· imprenditorialità digitale.
Per partecipare, le scuole dovranno costituirsi in rete e formare partenariati innovativi con il mondo esterno. I contenuti e i materiali dei curricoli proposti dovranno essere rilasciati in formato aperto (Open Educational Resources) in modo da renderne possibile il pieno utilizzo e il potenziale riuso, senza costi aggiuntivi di fruizione e riutilizzazione. L’obiettivo è anche costituire una base di materiali per la didattica prodotti dalle scuole e riutilizzati da tutto il sistema scolastico.
Il contributo massimo attribuibile dal Ministero per la realizzazione di ciascun curricolo digitale è pari ad euro 170.000. C’è tempo fino alle ore 13.00 del giorno 10 novembre 2016 per partecipare, il bando prevede due fasi.