“L’ecosistema digitale può essere un fattore di crescita e di incremento di competitività della nostra economia. Le infrastrutture e le piattaforme innovative sono elementi abilitanti e le tecnologie a supporto sono gli ingredienti chiave per ripensare il nostro modello di sviluppo”: lo ha detto Maximo Ibarra, Ad di Wind in occasione della convention EY di Capri.
“Per crescere – ha aggiunto il numero uno di Wind – bisogna tenere il passo con l’evoluzione tecnologica, fare sistema, trasformare i modelli di business delle nostre imprese, formare nuove competenze, cambiare la PA, fornire nuovi servizi ai cittadini, perché sulla digital economy si gioca – conclude Ibarra – il futuro del nostro Paese”.
“Chi gestisce un’azienda, in particolare una grande azienda, deve chiedersi se sta innovando nella maniera giusta. Domanda centrale ma la risposta è difficile. Una delle storture che stiamo vivendo è la velocità con cui la complessità si presenta davanti a noi: diamo risposte lineari mentre la complessità si presenta ovunque. Spesso a fronte della disruption la risposta è “spegnere i fuoci?, ma ciò non è facile”. Secondo Ibarra le strutture organizzative delle aziende non sono adeguate al cambiamento: “Troppi silos e resistenze”. Di qui la Wind Factory, che vuole individuare talenti: “Abbiamo organizzato progetti open coinvolgendo le persone dell’azienda e mettendole insieme. A distanza di un anno i progetti sviluppati hanno portato un’innovazione profonda”. Un’iniziativa, continua il manager, che consente di assegnare budget liberi per sviluppare progetti.