Abuso di dipendenza economica, concorrenza sleale e abuso del diritto nell’inadempimento contrattuale. Con queste motivazioni il Tribunale di Milano ha deciso che Google dovrà risarcire oltre un milione e mezzo ad Attrakt, il motore di ricerca italiano, oggi in liquidazione per i mancati pagamenti derivanti dagli introiti pubblicitari, nonché risarcire i fondatori della startup fiorentina per il danno subito con una cifra adeguata alla valutazione dell’azienda: si tratta di 9 milioni e 673mila euro, stimati dal perito di parte. Google ha annunciato ricorso.
Google, dopo aver gestito le inserzioni pubblicitarie di Attrakt per due anni, avrebbe chiuso di improvviso i rubinetti e portato l’azienda al fallimento. “Senza spiegazioni, senza concedere un congruo termine per ricercare nuovi partner commerciali sul mercato, e addirittura – ciò va sottolineato – trattenendo illecitamente una rilevante somma (…), di fatto impedendo ad Attakt di continuare ad operare”, si legge nella sentenza di primo grado.
“Non commentiamo su procedimenti legali in corso. In generale, il traffico non valido danneggia gli inserzionisti, i publisher e anche gli utenti – dice Google – Per questo abbiamo norme stringenti per i nostri programmi pubblicitari. Investiamo ormai da più di dieci anni in sofisticate tecnologie e in un team di oltre 1.000 persone dedicate ad escludere il traffico non valido dalle nostre piattaforme pubblicitarie, così da permettere agli inserzionisti di massimizzare il ritorno sugli investimenti e ai publisher che operano nel rispetto delle policy di massimizzare i profitti”.
Attrakt era nata a Firenze nel 2011 e permetteva di creare pacchetti di siti dentro i quali compiere ricerche personalizzate. Nel 2012 aveva 1 milione e 700mila utenti al giorno. AdSense, la piattaforma di inserzioni di Google, gestiva la pubblicità di Attrakt che, a sua volta, “comprava” visibilità di Google con AdWords. La startup guadagnava oltre 300mila euro al mese a fine 2012.
Fino a quando arriva una mail: si segnala che in una della pagine c’è un link a un sito per adulti, un portale indonesiano che vende bambole gonfiabili. Era il risultato di una ricerca: Attakt lo rimuove, ma da quel momento l’accesso ad AdSense è bloccato e Google smette di comunicare con la startup. Dal 13 gennaio 2013 gli importi dovuti non vengono più versati dal BigG.
Attrakt avrebbe potuto cercare altri partner se non fosse legata a Google per due anni. E resta dunque sena fondi. Ora si attende la nomina del perito del tribunale che dovrà stabilire l’ammontare del danno in relazione al valore di mercato di Attakt.