Negli ultimi 6 mesi un italiano su quattro ha perfezionato un acquisto via smartphone, meno di quanto abbiano fatto in media gli europei (32%). Siamo indietro anche sui pagamenti in modalità Peer-to-Peer, con il 9% dell’Italia ben lontano dal dato europeo (19%) e globale (28%). Queste sono alcune delle indicazioni che emergono dalla Nielsen Mobile Ecosystem Survey realizzata su un campione di oltre 30mila possessori di apparecchi mobile in 63 Paesi, tra i quali l’Italia dove si contano 29,7 milioni di possessori di smartphone e 11,6 di tablet.
Il mobile, evidenzia la survey di Nielsen, è diventato parte integrante dell’esperienza di acquisto degli italiani e il 71% di loro dichiara di accompagnare le diverse fasi dello shopping facendo uso del proprio smartphone. Di questi, il 40% ricerca informazioni su prodotti e servizi, il 36% compara i prezzi e il 30% ricerca promozioni o coupon.
Emerge dunque che il mondo del mobile ha una natura specifica che lo differenzia dal tradizionale contesto dell’online ‘tout court’ ed è su questo punto che le aziende sono chiamate a costruire un processo di trasformazione digitale a 360° nel rapporto con il consumatore. Un ruolo determinante spetta all’e-payment e agli istituti bancari, insidiati dall’universo fintech che punta a togliere alle banche lo scettro in questo segmento di business. Del resto, si calcola che nei prossimi 10 anni il mobile commerce possa generare un giro d’affari pari a 10 trilioni di dollari, con implicazioni enormi nell’ambito retail perché rende possibile una personalizzazione dell’offerta non disponibile attraverso i canali tradizionali di acquisto.
“Ottimizzare l’esperienza del mobile costituisce la sfida più importante per ogni strategia di e-commerce – spiega il ceo Italy&Greece di Nielsen Gianni Fantasia -. Facilità d’uso, convenienza, accesso ad un assortimento rilevante, abbattimento dei tempi di evasione delle transazioni, un approccio integrato per gestire i canali off e on line, un linguaggio comune delle piattaforme tecnologiche: solo così, aggiunge Fantasia – sarà possibile garantire al consumatore dell’online un ritorno in termini di valore aggiunto adeguato e caratterizzato dall’unicità dell’offerta”.
Lo studio di Nielsen affronta anche le barriere allo sviluppo e all’adozione del mobile come esclusivo strumento per portare a termine transazioni finanziarie a ogni livello di spesa. Risulta che la difficoltà maggiore da superare è la percezione di una mancanza di sicurezza per questo tipo di operazioni: il 35% degli italiani non intende passare al mobile per la gestione del denaro per questo motivo. D’altra parte, si tratta di una preoccupazione condivisa anche dai consumatori europei (46%) e nel resto dei Paesi su scala mondiale (53%).