ECONOMY UP

Quel ritardo (italiano e europeo) delle aziende

Abbiamo finalmente un piano di politica economica per l’Industria 4.0. Ma dobbiamo accelerare. E anche le imprese devono fare la loro parte. Tutte. Senza più alibi

Pubblicato il 14 Ott 2016

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Abbiamo finalmente un piano di politica economica per l’Industria 4.0. Abbiamo un Commissario per l’Italia Digitale. Abbiamo più startup e investimenti. Ma non basta. Su circa 6000 mila acquisizioni di startup a livello globale dal 2012, ha calcolato Mindthebridge, l’82% è stato fatto da compagnie americane. Tre su quattro. Che cosa vuol dire? Che il sistema economico americano ha ossigenato i suoi tessuti molto meglio di quanto non sia stato fatto in Europa. E tantomeno in Italia.

Siamo in ritardo. Dobbiamo accelerare. Anche le imprese devono fare la loro parte. Tutte. Qual è la compagnia che ha comprato il maggior numero di startup dal 2012? Google, che ha appena compiuto 18 anni e viene comunemente considerata un’azienda hi-tech. Eppure ha bisogno di idee dall’esterno per non perdersi in qualche frattura della disruption continua. Da sola ha investito quanto le prime 15 aziende più attive in Europa.

Le imprese italiane non hanno più alibi. Qualcosa cominciano a fare ma c’è ancora troppa incertezza. Poca convinzione. Perché le tecnologie e i capitali non bastano se manca la necessaria cultura. E una visione del futuro prossimo.

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