Il Vaticano modernizza la propria strategia di comunicazione mediatica, e realizzerà un “content hub multimediale” che avrà il proprio asse portante nell’accorpamento di Radio Vaticana con il Centro televisivo vaticano. A illustrare la nuova strategia, durante il comitato dei presidenti e delegati del Copercom, il coordinamento delle associazioni per la comunicazione, è monsignor Dario Edoardo Viganò (nella foto), prefetto della Segreteria della comunicazione della Santa Sede, che ha illustrato l’idea di dare vita a una serie di podcast: “Quello che oggi viene trasmesso in onde corte – ha annunciato – diventerà un podcast che le Chiese locali potranno scaricare“. Il prefetto della Segreteria della comunicazione, dopo aver ricordato che Radio vaticana può contare su 39 portali multimediali, ha anche parlato della possibilità di sviluppare un’app per diffondere i contenuti prodotti dalla Santa Sede.
“E’ possibile avere una comunicazione più adeguata della Santa Sede? E’ possibile una riforma senza licenziare personale? E’ possibile avere una riduzione dei costi?”. Queste le domande da cui gli addetti ai lavori del Vaticano sono partiti per l’ideazione della nuova organizzazione, ha spiegato monsignor Viganò: “Il criterio apostolico – ha evidenziato – non significa buttare i soldi, ma trasformare i costi in investimenti”.
Il piano di riforma, ha infine ricordato, si sta sviluppando in quattro anni e si completerà nel 2018: tra quanto già realizzato c’è, nel 2015, l’accorpamento del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali con il Servizio internet e la sala stampa della Santa Sede.