Complice un periodo poco favorevole per le tasche degli italiani,
quest’anno il sacco di Babbo Natale risulterà un po’ più
leggero. Tuttavia la comodità, la velocità e il risparmio
garantiti dal commercio elettronico fanno sì che, nonostante
tutto, per queste festività il ricorso a Internet come canale di
acquisto per i regali di Natale venga scelto con tutta probabilità
dal 37% degli acquirenti online, ovvero quasi 5 milioni di
individui, 1 utente internet su 5.
A dirlo una ricerca condotta da Human Highway in collaborazione con
Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, che ha
analizzato la propensione all’acquisto online su un campione
formato da uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 64 anni
residenti su tutto il territorio nazionale e rappresentativi della
popolazione italiana che si connette alla Rete con regolarità
almeno una volta alla settimana. La ricerca si è concentrata sugli
ultimi 3 mesi con un focus particolare sulla propensione agli
acquisti natalizi.
“In uno scenario economico stagnante il 2011 si è caratterizzato
come un anno di forte crescita dell'eCommerce – spiega
Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, Consorzio del Commercio
elettronico italiano – Nella coscienza collettiva delle imprese, i
clienti sono diventati il vero valore patrimoniale da salvaguardare
e rafforzare, valorizzando tutti gli strumenti a disposizione,
vecchi e nuovi”.
Ma che tipo di prodotti si comprano maggiormente online?
Dall’analisi effettuata sugli acquisti degli ultimi 3 mesi, i
biglietti di viaggio risultano ancora i più gettonati (16,8%).
Seguono capi di abbigliamento (12,4%), libri (9,2%), computer o
periferiche (9,1%) e ricariche telefoniche (7,6%). Dal 6% in giù
per soggiorni vacanze, accessori, cosmetici, telefonini, musica e
dvd, software/Apps, biglietti per cinema/teatro/eventi. Fanalino di
coda, infine, Stampe&Foto e Giocattoli (1.7%).
Per avere un’idea del mercato di riferimento basti pensare che in
Italia gli utenti internet attivi tra i 18 e i 64 anni si aggirano
intorno ai 26 milioni: di questi, il 50,9% (13,1 milioni ) ha fatto
un acquisto online almeno 1 volta nella vita, il 34,2% (8,8 milioni
di individui) ne ha fatto almeno uno negli ultimi 3 mesi mentre gli
acquirenti detti “abituali” si attestano intorno al 20,2% con
5,2 milioni.
Come anticipato, indipendentemente dal canale di acquisto, per il
Natale 2011 si faranno meno regali dello scorso anno. Tuttavia, tra
gli acquirenti online il 37% – cioè poco meno di 5 milioni di
persone pari un quinto della popolazione internet italiana –
ritiene certo o molto probabile il ricorso a Internet per
acquistare almeno un regalo.
Il 41,5% dichiara che farà meno acquisti online rispetto al 2010,
il 36% non cambierà le proprie abitudini e un buon 22,5%
aumenterà i propri acquisti sul web. In rapporto a tutti i regali
da comprare, per il 12,8% – circa un milione e mezzo di italiani
– quelli online rappresenteranno la maggior parte o la
totalità.
La ricerca ha anche voluto analizzare che tipo di atteggiamento ha
guidato gli acquirenti online negli ultimi tre mesi. Scopriamo
così che il 19,5% si è fermato a un solo acquisto, mentre il
21,5% ne ha fatti 2, il 22,6% 3, 16,1% 4 o 5 e ben il 20,4% ha
utilizzato l’eCommerce oltre le 5 volte. Per quanto riguarda il
gradimento dell’esperienza d’acquisto negli ultimi 3 mesi,
infine, questo si attesta intorno a un punteggio medio di circa 8
in una scala da 1 a 10, con una distribuzione fortemente
concentrata sui voti positivi.
L’acquirente online dimostra di essere inoltre un tipo
particolarmente sicuro delle proprie scelte. Oltre il 70% di chi ha
comprato negli ultimi 3 mesi sapeva già che il suo ultimo acquisto
si sarebbe concluso su internet – nel 49,1% dei casi avendo ben
chiari addirittura prodotto e marca e nel 13,6% con un orientamento
chiaro su un panel di prodotti abbastanza simili – mentre meno
del 10% preferiva il web ma non escludeva il canale tradizionale.
Più del 9% preferiva il canale tradizionale senza escludere
l’online e solo poco più del 2.4% era convinto di comprare
offline.
A una metà di acquirenti convinti sia sul lato canale che sul lato
prodotto si aggiungono quindi un 20,3% di orientati verso canale e
prodotto, un 10% di orientati sul canale ma non sul prodotto, un
9,2% di indecisi sul canale ma non sul prodotto, un 6,3% di
“shopping victims” (che hanno acquistato un prodotto senza
averlo cercato) e un 2,3% di indecisi sia sul canale che sul
prodotto.