La metà dei laureati in architettura, in scienze politiche ed economia che le imprese italiane intendono assumere nel corso del 2016 dovranno avere competenze digitali. Stesso requisito per il 40% dei neo assunti freschi di corsi universitari in lingue o ingegneria. Lo rileva l’ultimo rapporto elaborato dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere con il Ministero del Lavoro che prevede 91.500 assunzioni entro il 2106 con le digital skill fra i requisiti indispensabili.
L’85% di questi contratti saranno firmati fra Milano, Roma, Trieste, Bologna e Firenze. Tra le professioni dove c’è più richiesta di digitale spiccano gli specialisti in scienze economiche e nei rapporti con il mercato e i tecnici di vendita, distribuzione, marketing e gestione finanziaria. Curioso il primato delle nuove assunzioni di laureati in architettura, urbanistica e territorio: al 51% di loro sarà richiesta una conoscenza del mondo 2.0 e c’è da scommettere soprattutto delle nuove frontiere smart city. Percentuale simile per i laureati in discipline politico-sociali, economia, lingue e ingegneria.
Tra i diplomati di scuola secondaria, la capacità di utilizzare Internet è ritenuta essenziale non solo per quanti hanno seguito un indirizzo informatico, ma anche per 1/3 di quelli con indirizzo amministrativo ed 1/4 di quelli con indirizzo elettronico. Proprio con uno specifico focus sulle 91mila figure professionali con profilo e competenze digital che le imprese intendono assumere entro l’anno, Unioncamere è presente a Maker Faire Rome, che ha aperto le porte oggi e animerà fino al 16 ottobre la Fiera di Roma.