Un ''Tavolo di confronto'' sulle certificazioni
online tra sindacati medici, Regioni e ministero della Salute, alla
presenza della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei
medici chirurghi e degli odontoiatri). Questo l'obiettivo
sancito da un documento di consenso firmato da tutte le sigle
sindacali mediche presenti alla riunione che, il 22 settembre
scorso, presso la sede della Fnomceo, ha valutato le prime
decisioni assunte dalla Commissione di collaudo del sistema di
invio telematico delle certificazioni di malattia.
Con tale Commissione, i medici – spiega una nota di Fnomceo –
''condividono gli obiettivi della riforma, vale a dire il
miglioramento dell'efficienza e della qualità delle procedure
amministrative''.
Pur riconoscendo alla Commissione la capacità di aver compreso e
accolto le molteplici criticità operative che il sistema deve
ancora affrontare e risolvere, sia nell'Ospedale che sul
Territorio, i medici, conclude la nota, ''ritengono però
che, per la soluzione di queste criticità, siano necessari tempi
coerenti, non predefinibili a tavolino e l'utilizzo di risorse
umane, tecnologiche e finanziarie, oggi non adeguatamente presenti
nei servizi sanitari, né previste come nuove voci di
investimento''.
Intanto Palazzo Vidoni fa sapere che, ieri, 28 settembre il
ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Renato
Brunetta ha firmato una nuova circolare in materia di trasmissione
telematica dei certificati per malattia.
"La circolare, la n. 2/2010 Dfp/Ddi, fa seguito alle
indicazioni già diramate in materia con la precedente circolare n.
1/2010/Dfp/Ddi dell’11 marzo 2010 – precisa la nota -. Oltre a
informazioni operative, essa fornisce chiarimenti sull’ambito di
applicazione della disciplina, sulla procedura da seguire per le
ipotesi in cui è necessario che l’amministrazione conosca oltre
alla prognosi anche la diagnosi e in tema di contestazione degli
addebiti per violazione dell’obbligo di trasmissione
telematica".
In particolare, per quanto riguarda il regime sanzionatorio, nella
circolare si dà conto del fatto che "l’apposita
commissione, istituita nello scorso mese di luglio per valutare la
funzionalità del sistema, pur ritenendo concluso il collaudo, in
quanto è verificata la funzionalità delle piattaforme e dei
sistemi, ha evidenziato segnalazioni di difficoltà applicativa
sotto il profilo organizzativo, sia in ambito ospedaliero che
territoriale, per le quali vanno previste soluzioni da porre in
atto in tempi brevi nella fase di compiuta ottimizzazione”.
L’esistenza di tali criticità, “per il superamento delle quali
le amministrazioni interessate lavoreranno durante i prossimi mesi
anche utilizzando le evidenze del monitoraggio, rendono allo stato
problematici l’emersione e l’accertamento di eventuali
responsabilità per la violazione della specifica normativa e,
quindi, lo svolgimento dei procedimenti per l’irrogazione delle
conseguenti sanzioni.”.
Infatti – continua la circolare – la piena applicazione
dell’apparato sanzionatorio richiede "la definizione di
presupposti di azione chiari e di un quadro di operatività certo
in mancanza dei quali potrebbe non essere riscontrabile
l’elemento della colpevolezza dell'illecito. Pertanto, fermo
restando l’obbligo dei medici di continuare a trasmettere i
certificati per via telematica in presenza delle condizioni
organizzative e tecniche che lo rendono possibile, per il periodo
transitorio – sino al 31 gennaio 2011 – durante il quale le più
rilevanti criticità dovranno essere affrontate, è opportuno che
le Amministrazioni competenti si astengano dalla contestazione
degli addebiti specificamente riferiti all’adempimento”.