Assicurazioni e etica: un business vincente. A confermarlo è una startup di New York, Lemonade, che opera nel mercato delle assicurazioni sulla casa. Sequoia Capital, uno dei principali fondi di venture capital americani, l’ha finanziata nel 2015 con un round seed da 13 milioni di dollari. Un record conquistato ancor prima di arrivare sul mercato.
La vera forza sembra essere quella di proporre un business etico. La startup infatti devolve una parte delle cifre incassate in beneficenza. Il modello funziona più o meno così: la società chiede ai clienti che acquistano una polizza di nominare un ente di beneficenza.
I premi di tutte le persone che scelgono la stessa “buona causa” sono raggruppati e vanno a costituire un unico fondo a copertura dei reclami. A fine anno, i soldi che non sono stati utilizzati per i reclami sono devoluti da Lemonade alla causa prescelta da quel gruppo. La società trattiene una fee fissa del 20% sui pagamenti mensili dei premi, acquista polizze da riassicuratori (Lloyd’s of London, Berkshire Hathaway’s National Idemnity, XL Catlin e altri), si occupa di pagare i claim. Ma stima di avere ancora a disposizione del denaro da versare in beneficenza.
Le altre sue armi vincenti, secondo il sito specializzato Venture Beat, sono chatbot, parecchi soldi in cassa, ma soprattutto un modello di customer experience che punta sulla semplicità, eliminando tutti i possibili momenti di frizione tra l’assicurazione e il cliente.
Il segnale è evidente: per le compagnie assicurative è tempo di cambiare, di mettere davvero al centro il cliente e di rispondere alle sue richieste, che sono cambiate e sono fortemente influenzate dalle esperienze digitali.
È proprio la customer experience il tema della terza edizione di Open-F@b Call4Ideas 2016, il contest paneuropeo promosso da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie in Italia, in collaborazione con InsuranceUp.it, il primo portale in Italia dedicato all’innovazione digitale e all’imprenditorialità nel settore assicurativo, e PoliHub, Startup District&Incubator del Politecnico di Milano.
C’è tempo fino al 17 ottobre per rispondere alla call, rivolta a startup, technology company, professionisti e studenti. Il tema è stato approfondito durante Re*boot, un workshop a cui ha partecipato il top management di BNP Paribas Cardif Italia (a partire dal Ceo Isabella Fumagalli), esperti, docenti universitari, startup.