Almaviva sospende i trasferimenti da Palermo ad Rende che riguardano circa 400 addetti del call center siciliano. La riunione fiume al ministero dello Sviluppo economico è durata 9 ore: dalle 18 di giovedì 20 fino alle 3 del mattino di venerdì 21. Il tavolo è stato aggiornato a mercoledì per consentire lo svolgimento delle assemblee dei lavoratori fissate per lunedì e martedì e, soprattutto, trasferimenti sospesi.
Per i primi 154 il prossimo 24 ottobre sarebbe scattato il trasferimento a Rende a causa della scadenza della commessa Enel. Alla riunione fiume hanno partecipato esponenti del governo, di Almaviva, di Enel, di Exprivia e dei sindacati. L’esito dell’incontro è stato annunciato dal viceministro dello Sviluppo economico Teresa Bellanova: “Tavolo aggiornato a mercoledì prossimo per consentire le assemblee dei lavoratori, nel frattempo trasferimenti sospesi”.
Exprivia, che subentra ad Almaviva nella gestione del servizio per Enel, si è resa disponibile ad acquisire 297 dei 397 dipendenti coinvolti, che manterrebbero gli stessi profili orari, con questo dettaglio: 14 full time, 79 a 6 ore, 204 a 4 ore. Ma ha ribadito la proposta iniziale che prevedrebbe nuove assunzioni al terzo livello con contratti a tutele crescenti. Il governo, pressato dai sindacati, insiste sull’azienda per ottenere una formulazione che tenga conto del mantenimento della tutela ex articolo 18.
“Il confronto tra le parti – spiegano i sindacati – è stato molto complicato e non ha prodotto un risultato che possa essere considerato pienamente soddisfacente. Abbiamo chiesto nuovamente ad Almaviva di sospendere i trasferimenti in atto”.
L’azienda ha dichiarato che per la prossima settimana non verranno intraprese azioni unilaterali in relazione ai trasferimenti in modo da non compromettere lo svolgimento delle assemblee sindacali e da riaggiornare la trattativa sulla commessa Enel. Prossima riunione, quindi, mercoledì alle 11 al Mise. Assemblee lunedì e martedì per fare il punto della vertenza. Nel frattempo restano confermate le iniziative di protesta, prima fra le quali il sit-in stasera davanti al Teatro Santa Cecilia in occasione della visita del premier Matteo Renzi.