Samsung cerca un nuovo fornitore di batterie per i suoi smartphone, un fornitore che sia al cento per cento affidabile, dopo la debacle dei nuovi Galaxy Note 7 la cui batteria si surriscalda fino a prendere fuoco.
Nei giorni scorsi il colosso asiatico ha bloccato le vendite e interrotto la produzione e il replacement negli Usa del suo prodotto di punta, decretando così la fine di quello che ad agosto aveva lanciato come lo smartphone più sofisticato in commercio. I dispositivi immessi sul mercato rischiano di esplodere e dunque rappresentano un pericolo per gli utilizzatori, che sono stati invitati a spegnerli e a farseli sostituire, in attesa dei risultati di ulteriori indagini per capire le cause dell’autocombustione.
Ora il Nikkei riporta che Samsung è in trattative con la LG Chem per rifornirsi delle batterie per i suoi prossimi smartphone: le due aziende starebbero discutendo un contratto per la fornitura che partirebbe dal prossimo anno. La casa coreana deve riparare al danno in fretta: proprio oggi sbarca in Corea del Sud l’iPhone 7 e Apple sta già approfittando della debacle del Galaxy Note 7, visto che il distributore di Cupertino in Corea del Sud, Korea Telecom, ha già esaurito 50.000 unità dell’ultimo modello di melafonino in 15 minuti grazie ai preordini.
Samsung ha anche una sua filiale, la Samsung SDI, che produce la maggior parte delle batterie (circa il 70% del totale globale) dei prodotti del vendor sud-coreano e che, riporta l’agenzia Reuters, è stato anche il principale fornitore di batterie per il Note 7.
Samsung sta vivendo un periodo complicatissimo: non solo c’è la costante pressione degli azionisti sul management, ma soprattutto la concorrenza agguerrita nel segmento smartphone, con l’avanzata di Huawei e l’arrivo degli smartphone di Google che potrebbero mettere in seria crisi uno dei business più profittevoli dell’azienda sud-coreana. Secondo gli analisti il caso Note 7 costerà almeno 1 miliardo di dollari, ma per alcuni il conto potrebbe saliire fino a sfiorare i 17 miliardi. Il gruppo coreano ha parlato di un un peso sull’utile operativo di circa 3 miliardi di dollari nei prossimi due trimestri.