LO SCONTRO

Vivendi-Mediaset Premium, che ne sarà della Champions?

La compagnia francese comunica al Biscione la cessazione della cogestione della tv a pagamento. L’8 novembre la prima udienza in tribunale. La società di Cologno Monzese teme per la questione dei diritti tv del calcio. E per Equita ora Premium vale zero

Pubblicato il 21 Ott 2016

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Vivendi ha comunicato ufficialmente a Mediaset, mediante lettera formale data 18 ottobre, la cessazione del sistema di gestione cosiddetto di “interim management” per Mediaset Premium ovvero quel “fair agreement” che consente la gestione congiunta di vecchio e nuovo azionista fino al closing dell’operazione. Ne dà notizia la stessa Mediaset sottolineando che sono “due le conseguenze di questa inedita comunicazione. Da un lato”, si legge in una nota, “un tardivo tentativo di evitare ulteriori danni a quelli enormi già provocati dalla paralisi organizzativa di Mediaset Premium.

“Danni che”, afferma il gruppo italiano, “non si possono certo cancellare in quanto l’inaccettabile comportamento di Vivendi ha bloccato l’impostazione di un’intera stagione di abbonamenti e calcistica. Dall’altro lato, la principale conseguenza della formale lettera odierna è il riconoscimento implicito della validità del contratto in essere. Contratto di cui Vivendi comunica unicamente la cessazione di una delle parti che lo compongono (l’articolo 5.1). Ed è evidente che richiedere di invalidare un solo articolo di un contratto”, conclude Mediaset, “conferma automaticamente che tutti gli altri articoli dell’accordo vincolante già firmato sono validi”.

Per Equita Sim ora Mediaset Premium vale zero per effetto della guerra legale in atto sulla pay tv tra Vivendi e Mediaset. Secondo gli analisti senza un accordo definitivo per il salvataggio e il rilancio della piattaforma tv a pagamento le perdite potrebbero lievitare notevolmente nell’immediato futuro, andando a incidere sulla valutazione del network di Cologno Monzese. “Il rischio è che il rosso della pay tv aumenti a 155 milioni quest’anno e a 73 nel 2017″. Equita ha ridotto la valutazione di Mediaset del 9% portando a zero il valore di Premium”.

Dall’esito delle disputa tra Mediaset e Vivendi – l’8 novembre c’è la prima udienza in tribunale – dipenderà buona parte delle sorti dell’asta sui diritti tv della Champions League in tv. Luigi De Siervo, Ad di Infront Italy e quindi advisor della Lega Calcio, ha detto che ” la stessa Uefa sulla Champions sta rallentando sui tempi perchè questa situazione potrebbe avere un solo interlocutore”.

“Il prossimo bando dei diritti tv della Serie A arriverà a un risultato superiore rispetto all’ultimo, nonostante uno dei due contender sia legato al caso Vivendi – ha poi speigato – Confido che supereremo tedeschi e spagnoli”.

“Siamo ottimisti perché stiamo affrontando la strada più complicata e più lunga ma se non muore la concorrenza sarà così – ha detto De Siervo – L’importante è chiudere le linee guida in tempo stretto. Poi lo scenario sara’ chiaro quando si capira’ cosa faranno Mediaset, Vivendi e Telecom. Quand’anche ci fosse un unico player, la Lega deve avere un piano B, ma si troverebbe costretta a fare la distribuzione diretta”.

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