La corsa non è finita e non tutto è perduto per il candidato repubblicano alla presidenza Usa Donald Trump, anzi. E’ quanto emerge da una analisi messa a punto da MogIA, sistema di intelligence artificiale che lavora con informazioni raccolte su piattaforme web e social network, come Google, Facebook, Twitter e Youtube e ha predetto correttamente l’esito delle ultime tre elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Il sistema è stato sviluppato da Sanjiv Rai, fondatore della start up indiana Genic.ai e prende in considerazione dati come la partecipazione attraverso tweet e i video live di Facebook per esempio. Il risultato è che Trump supera il livello di coinvolgimento anche dei massimi registrati da Barack Obama nel 2008. “Se Trump perde di fatto sfida per la prima volta la tendenza registrata negli ultimo 12 anni, da quando ha preso prede il coinvolgimento via Internet”, ha riferito Rai, che pure però ha ammesso i limiti del sistema, se si tiene conto che reagire per esempio a tweet di Trump non vuol dire automaticamente che lo si sostenga. Il messaggio però è che Hillary Clinton non dovrebbe adagiarsi sugli allori nonostante la gran parte dei sondaggi tradizionali la diano in vantaggio.