Proseguono anche in Brasile gli sforzi di Telecom per trovare efficienza e il terzo trimestre sembra incoraggiante. I miglioramenti operativi e un ambiente macroeconomico migliorato spingono il Gruppo a commentare i risultati di Tim Brasil nel periodo luglio-settembre parlando di “una nuova traiettoria confermata”.
Torna a crescere, seppur lievemente (+0,5%) l’ebitda che tocca quota a 1,30 miliardi di reais (circa 360 milioni al cambio attuale) anche se i ricavi continuano a scendere sia nel trimestre in esame (-5,3% a 3.899 milioni di reais), sia nei 9 mesi del 2016 (11, 58 miliardi di reais, in calo dell’11,2%). L’utile netto per la controllata latino-americana nei 9 mesi è di 386 milioni di reais (-76%) e di 184 milioni (-48,7%) nel terzo trimestre.
I risultati di Tim Brasil sono migliori delle attese e alzano le aspettative sui conti dei nove mesi del gruppo che venerdì saranno all’esame del cda di Telecom, “fiduciosa di trovarsi sulla strada giusta per superare le turbolenze degli ultimi tre anni” in terra carioca, come il rallentamento dell’economia, l’impatto dei tagli alle tariffe di terminazione e la migrazione dai servizi voce ai dati. Telecom ha applicato anche il piano di ristrutturazione aziendale che ha visto il cambio dei vertici e una presenza assidua dello stesso ad Flavio Cattaneo in Brasile, puntando sul taglio dei costi, su nuove politiche commerciali e non ultimo su investimenti per il mobile e per la fibra, con un avvio di copertura a Rio e San Paolo.
“Stiamo entrando in un circolo virtuoso e nel terzo trimestre si vedono i segni di un miglioramento nel business – commenta il ceo di Tim Brasil, Stefano De Angelis, spiegando alla comunità finanziaria il nuovo corso della controllata latinoamericana di Telecom dopo i conti del terzo trimestre -. Continueremo a ricercare una società più snella e moderna”.